«Distrussi un Caravaggio»

«Distrussi un Caravaggio» DOPO IL FURTO «Distrussi un Caravaggio» ROMA. La «Natività» del Caravaggio del valore di cinque miliardi rubata dall'oratorio di San Lorenzo a Palermo nel 1969 potrebbe essere stata distrutta dall'imperizia dei ladri, picciotti aspiranti mafiosi, tra i quali, sembra, il pentito Marino Mannoia. Lo ha rivelato il collaboratore, a margine delle accuse rivolte al senatore Andreotti, in un momento in cui la sua deposizione era concentrata sulla pittura d'autore, che piaceva tanto, a suo dire, all'ex presidente del Consiglio. «Anch'io ho rubato quadri di valore - ha detto Marino Mannoia - ricordo Novella Parigini e un Antonello da Messina. Al giudice Falcone dissi poi che era inutile cercare una tela del Caravaggio che io stesso, insieme ad altri, avevo rubato. Nel piegarla, per trasportarla meglio, il dipinto venne irrimediabilmente rovinato. Quando lo vide, l'acquirente si mise a piangere e non lo volle». Del furto del Caravaggio, nel 1969, si occuparono persino i servizi segreti e le indagini imboccarono anche piste internazionali. Ma forse, la soffiata giusta i carabinieri l'avevano ricevuta quasi subito: un confidente li aveva avvertiti che il quadro, per essere trasportato, era stato fatto a pezzi. [Ansa]

Persone citate: Andreotti, Antonello Da Messina, Marino Mannoia, Novella Parigini

Luoghi citati: Palermo, Roma