«La Mursia pensa solo alla Rai» di R. M.
Sciopero all'editrice Sciopero all'editrice «La Mursia pensa solo alla Rai» MELANO. «Scioperate, scioperate pure per sei mesi. Non cambierà nulla...». E l'arnministratore delegato parte, alla volta di Roma. In azienda, intanto, incrociano le braccia i 120 dipendenti. Ed è la prima volta. Ma non è questo il particolare che rende degno di cronaca questo conflitto di lavoro in una casa editrice. La notizia è che a scendere in lotta sono i lavoratori della Ugo Mursia Editore, controllata e guidata, dopo aspra lotta in famiglia, dall'amministratore delegato Fiorenza Mursia, battagliero membro del consiglio di amministrazione Rai. «Da quando è alla Rai protesta Ezio Ferraris, rappresentante della Rsu aziendale - qui nessuno decide su nulla. Lei è sempre stata un'accentratrice e lo è tuttora, anche se sta a Roma sei giorni su sette». Ma scioperate perché volete il padrone più vicino? «No - è la replica - siamo scesi in lotta perché vogliamo che la Mursia rispetti l'accordo di garanzia siglato a luglio in Assolombarda. Lei, invece, non sopporta la crescita del sindacato in azienda. Da sette iscritti che eravamo, oggi siamo più di 50». Sarà un caso, ma tutto è avvenuto dopo la nomina in Rai. Prima a luglio, raccontano i sindacati, la proprietà aveva accettato di accantonare il progetto di ridurre del 50% il numero dei dipendenti in cambio di un accordo che prevedeva l'uscita di nove dipendenti più la vendita della sede milanese. «Ma allora - commenta un sindacalista - la Mursia aveva problemi di immagine, perché era fresca di nomina in Rai. Adesso tutto lascia intendere che stia tornando d'attualità il progetto originario: appalti all'esterno, meno gente in azienda». E che dicono ai vertici? Il portone è sbarrato. E la signora Fiorenza è partita presto per Roma, scortata dalla Digos. [r. m.]
Persone citate: Ezio Ferraris, Fiorenza Mursia, Ugo Mursia
Luoghi citati: Roma
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