«Eltsin sotto i ferri, è per oggi»

Il portavoce: data fissata ma segreta, saprete a cose fatte. I medici: analisi ok, è questione di giorni Il portavoce: data fissata ma segreta, saprete a cose fatte. I medici: analisi ok, è questione di giorni «Elfsin sotto i ferri, è per oggi» Lo dice la radio Eco di Mosca, il Cremlino nega MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il consulto dei medici ha detto che l'operazione a Boris Eltsin si può fare «nei prossimi giorni». Quando resta ancora un mistero, anche se la radio Eco di Mosca ha annunciato, ma senza citare fonti ufficiali, che sarà per oggi. E' stata confermata (d'efficacia della preparazione pre-operatoria» e il consulto ha «constatato il funzionamento ottimale degli indicatori di tutti gli organi e sistemi del paziente. Il che permette di affrontare l'operazione con un elevato livello di sicurezza». Il portavoce Jastrzhembskij aveva poco prima precisato che la notizia dell'operazione non verrà data in anticipo: «Per evitare speculazioni interessate». Il che sembra confermare che si verrà a sapere dell'operazione solo a cose fatte. E non solo dopo la sua conclusione, ma dopo che Eltsin eventualmente sarà uscito dalla fase di rianimazione. Molti inclinano a ritenere davvero che il Cremlino aspetterà fino a venerdì mattina, per avere a disposizione, per il dopo-operazione, i quattro giorni di «ponte» della ex rivoluzione d'Ottobre. Niente giornali, e i russi impegnati a festeggiare. Così, se le cose andassero male, ci sarà tempo per escogitare come presentarle al pubblico. Inutile stupirsi per la metodologia. La glasnost dell'attuale Cremlino più in là di questo non sa andare. Del resto ieri si sono tenuti due importanti consigli: quello di Sicurezza e quello della Difesa. Del primo, presieduto da Cernomyrdin, si è saputo soltanto che ha trattato della situazione in Cecenia. Il che appare quanto meno strano, date le circostanze. Del secondo, presieduto dal suo segretario, Jurij Baturin, la tv ha dato soltanto una frase di quest'ultimo: la situazione nelle forze armate è «inquietante». Ai tempi del Politburò di Andropov almeno c'era un comunicato finle. L'agenzia ufficiale Itar-Tass ha pubblicato il testo integrale della preghiera che il patriarca Alessio II ha innalzato ieri durante la cerimonia solenne nella cattedrale della madonna di Kazan: «Cura la malattia, libera dal male lo spirito e il corpo del presidente della nostra Russia, perdonagli tutti i peccati, quelli intenzionali e quelli involontari...». 11 patriarca, dopo aver santificato l'investitura di Eltsin da parte del popolo, gli inviava fervidi auguri: .(Che Dio, per intercessione della Regina dei cieli, gli faccia dono della salute perché possa ancora servire in futuro nell'interesse della Russia e del suo popolo». In tarda mattinata l'ufficio stampa del presidente aveva emesso (ma indipendentemente e certamente prima del consulto con DeBakey) un bollettino medico sullo stato del presidente, definito «pienamente soddisfacente». Pressione stabile, massima 120, minima 80. Temperatura normale. 64-68 pulsazioni al minuto. Una persona sana, per la quale l'operazione sembrerebbe inutile. E qui è da segnalare un interessante articolo dell'autorevole settimanale «Itoghi» (co-edito con «Newsweek») uscito ieri, a firma Grigorij Voskoboinikov. Itoghi - si noti - è stato in queste settimane uno dei giornali più informati sulla vicenda dell'operazione, evidentemente utilizzando fonti interessate a qualche fuga di notizie e molto vicine al Cremlino. Voskoboinoikov scrive, senza usare il condizionale, che «al Cremlino, fino a questo momento, ritengono che sia meglio fare a meno dell'operazione. Che occorre semplicemente predisporre per il presidente un'agenda di lavoro al risparmio. Il rischio (di operazione, ndr) è troppo alto. D'altro canto un pubblico rifiuto del presidente di andare sotto i ferri dei chirurghi produrrebbe a questo punto uno scandalo colossale. Per cui è meglio dichiarare che l'operazione è andata bene. E non effettuare nessuna operazione». Nessuna ulteriore informazione è stata data circa l'eventuale partecipazione di chirurghi e specialisti stranieri all'operazione. Per il momento ci si deve basare sulla dichiarazione del portavoce dell'altro ieri, secondo la quale né DeBakey, né altri «non russi» saranno fisicamente presenti nella sala operatoria. Giuliette Chiesa E il settimanale «Itoghi» afferma «L'intervento è troppo rischioso Non lo faranno, poi il governo farà sapere che è andato bene» Il premier russo Cernomyrdin, che fa le veci del presidente nel periodo del suo impedimento fisico, e nella foto grande Boris Eltsin (FOTO REUTER-ANSA]

Luoghi citati: Cecenia, Mosca, Russia