Genoa, Cavallo firma la prima vittoria esterna

Genoa, Cavallo firma la prima vittoria esterna A SANT'ELENI I liguri ottengono i tre punti a Venezia ma i veneti recriminano per un gol-fantasma negato dal guardalinee Genoa, Cavallo firma la prima vittoria esterna L'episodio incriminato: Ielpo indietreggiando entra in porta col pallone ma l'arbitro Lana, su indicazione del suo collaboratore, non convalida VENEZIA. E' un Genoa vittorioso... con riserva, quello che espugna il «Penzo» di Sant'Elena: sulla prima affermazione esterna dei rossoblu pesa infatti l'ombra di un gol fantasma, a lungo richiesto da giocatori e tifosi lagunari, ma non concesso dall'irremovibile arbitro Lana. L'azione mcriminata è del 32' della ripresa: dai piedi di Ballarin parte un cross che raggiunge a centroarea 0 solitario Brioschi che prima impegna Ielpo con un secco tiro di sinistro, poi, sulla ribattuta, tenta di superarlo con un pallonetto di testa. Il portiere genoano riesce ad afferrare il pallone, ma poi arretra fin dentro la propria porta. Se anche la sfera superi interamente la linea è questione da moviola. L'impressione è che il gol sia da convalidare, ma la posizione perfetta del guardalinee (piazzato sul dischetto del corner) sembra attribuire sufficiente credito alla sua valutazione. 11 dubbio sorge legittimo, però, dal momento che il direttore di gara ed i suoi collaboratori non sono stati affatto impeccabili per tutta la gara. Dopo aver negato un rigore per parte, entrambi evidenti (mani in area di Giampietro al 13' e trattenuta in area di Beghetto da parte di Brioschi al 30'), non potrebbe essersi resi protagonisti di un'altra clamorosa topica? Ma ormai la realtà è che il Venezia può solo recriminare, mentre il Genoa torna a casa con tre punti importanti per il suo rilancio. Punti, a dire il vero, non legittimati da una superiorità schiacciante, e che per lo più s'è vista dalla cintola in su: l'uomo in più a centrocampo garantito dalle sgroppate di Centofanti s'è sentito parecchio, garantendo costanti suggerimenti per l'attacco. La difesa, al contrario, proprio per lo stesso motivo, ha traballato più di ima volta, con Pereira apparso capace di fermare il miglior Silenzi (quello del primo tempo) solo con le cattive. E proprio da un suo fallo è nata l'azione più pericolosa dei padroni di casa nei primi 45 punizione perfetta dì Bellucci che si stampa sul palo a portiere battuto e miracolo dello stesso Ielpo sul susseguente colpo di testa di Zironelli. Dall'altra parte il Venezia ha affondato soprattutto da destra, con Baldi e Marangon, rendendosi pericoloso con tiri da fuori. S'è però intestardito nei lanci lunghi a scavalcare il centrocampo, per ima coppia d'attacco (Silenzi-Bellucci) che dovrebbe garantire grande incisività, ma che oggi aveva le polveri bagnate (e a cui non è giovato il tardivo innesto di Fantini). Non era la giornata degli avanti neanche per il Genoa (Nappi intermittente, Beghetto troppo macchinoso), ed era quindi immaginabile che, com'è puntualmente successo, fosse un inserimento dalle retrovie a risolvere la gara. Ci ha pensato Cavallo con un colpo di testa in solitudine al 7' del secondo, ad infilare Pierobon, inutilmente proteso in tuffo. La rete è arrivata solo 5' dopo un'occasionissima sempre per i rossoblu con salvataggio di Fogli su pallonetto di Masolini (servito, come Cavallo sul gol, da Ruotolo), a testimonianza della convinzione con cui gli uomini di Perotti sono scesi in campo nella ripresa. Il successo rilancia, come detto, le ambizioni del Genoa, mentre frena il tentativo di risalita del Venezia dopo due gare positive. Saprà Zamparmi resistere alla tentazione di mandar via Fontana e De Vecchi? Lui assicura di no; vedremo... Alexandre Minazzi Luca Cavallo, centrocampista di 23 anni, ha segnato con un bel colpo di testa il gol che ha dato al Genoa tre punti preziosi per il rilancio della squadra rossoblu verso i quartieri alti della classifica

Luoghi citati: Sant'elena, Venezia