Sulla lapide sarà scritto «Sconosciuto»

Da 5 mesi all'obitorio, nessuno ha scoperto chi era. Ora la sepoltura al cimitero generale Da 5 mesi all'obitorio, nessuno ha scoperto chi era. Ora la sepoltura al cimitero generale Sulla lapide sarà scritto «Sconosciuto» E' il cadavere di un giovane restituito dal fiume Po Una vita perduta. Perché mai nessuno conoscerà i suoi sogni, i suoi problemi, le sue speranze. E neppure le persone che gli sono state più vicine potranno mai piangerlo o portargli un fiore sulla tomba. Perché è sconosciuto. Nessuno saprà mai dire come è morto, potrebbe essere stato ucciso. Da cinque mesi quel corpo senza nome è all'Istituto di Medicina legale. In una cella frigorifera. Accanto, poche righe, tutto quanto è riuscito a cogliere da quei poveri resti il perito, il professor Carlo Torre: «Venticinque, forse 30 anni, un metro e 60, il cranio fracassato». Cinque mesi di indagini non hanno fatto scoprire null'altro. Ora quel giovane verrà sepolto al Cimitero generale. Sul marmo verrà scritto «Sconosciuto». E sarà riportata una sola data, quella del ritrovamento del suo cadavere: 1° maggio 1996. Uno dei tanti gialli di Torino. Il Po ha restituto il cadavere 5 mesi fa, poco dopo la diga del Pascolo. Il fiume era in piena, le acque impetuose avevano scavalcato le paratie in ferro e cemento. E quel corpo, rimasto impigliato chissà quanto tempo in un'ansa del Po, è stato gettato sulla riva sinistra. Lo hanno avvistato gli elicotteristi dei Vigili del fuoco che, proprio in quelle ore, cercavano il corpo di un ragazzo marocchino, annegato ai Murazzi (ritrovato un mese dopo). Si pensò potesse essere il corpo di Cosimo Andriani, per tutti «Valentina», il transessuale scomparso un anno prima, proprio il 1° maggio '95. Gli inquirenti si mostrarono scettici fin dall'inizio. E le perizie su sangue e Dna lo hanno escluso. Ma il perito non poteva dare un nome a quel povero corpo. E le indagini di carabinieri e polizia non ci sono riuscite. Così è rimasto sconosciuto e sarà sepolto senza nome. Sono state quasi duecento negli ultimi due anni le persone scomparse in Piemonte. Divise nei due sessi. Vite sospese nel vuoto. Quasi tutte vengono poi ritrovate. Dopo pochi giorni, alcune settimane, uno o due mesi. La maggior parte, addirittura, tornano a casa da soli. Ma di qualcuno, due o tre, non si è saputo più nulla: sono inghiottiti dal buio. Come Valentina Cosimo Andriani, scomparsa la mattina del 1° maggio '95. Forse uccisa, ma il suo corpo non è mai stato trovato. 0 come quel giovane, 25-30 anni, che il Po ha restituito il 1° maggio scorso, poco dopo la diga del Pascolo. Una vita perduta. E' angosciante pensare che quel giovane in venticinque-trent'anni non abbia lasciato in qualche angolo di città, di provincia, di regione una traccia, una casa, un amico, un vicino, una persone capace di dare un nome al cadavere che il fiume aveva in parte già scheletrito. Il corpo aveva il cranio fracassato. Era stato trascinato dalla corrente: un urto contro i sassi? Forse. 0 un delitto? Nessuno potrà mai più scoprirlo. Ezio Mascarìno

Persone citate: Carlo Torre, Cosimo Andriani, Ezio Mascarìno, Valentina Cosimo Andriani, Vite

Luoghi citati: Piemonte, Torino