Per andare all'asilo 68 chilometri

Una madre e il suo bimbo costretti al «viaggio» da un guado sul torrente Chisone Una madre e il suo bimbo costretti al «viaggio» da un guado sul torrente Chisone Per andare all'asilo, 68 chilometri // disagio tra Macello e Garzigliana dopo le piogge e la piena di un mese fa Sessantotto chilometri al giorno, tra andata e ritorno, per portare il bambino alla scuola materna. E tutto per colpa del guado sul torrente Chisone - un attravesamento a raso sul letto del fiume - che mette in collegamento i Comuni di Macello e Garzigliana. Le piogge e la piena di un mese fa lo hanno semi distrutto, rendendo inservibile la strada provinciale, unica via di comunicazione diretta tra i due centri del pinerolese. E così, quel che un tempo era un tragitto di pochi chilometri, è diventato un viaggio con tutte le difficoltà e i costi che ne conseguono. Patrizia Scotta, 32 anni, racconta e sorride: ormai ha fatto l'abitudine a macinare chilometri su chilometri, ogni giorno. La sua casa è una delle tante villette di borgata Malpensata di Macello. Da lì basterebbe percorrerne tre di chilometri per arrivare a Garzigliana, dove c'è l'asilo di suo figlio Roberto. «Invece - spiega - ne devo fare diciassette ad andare e diciassette a tornare. Due volte al giorno». Tempo medio del viaggio venti minuti. Ma se c'è nebbia, o piove, o semplicemente sulla tangenziale di Pinerolo c'è un po' di traffico, i tempi si allungano. La gente del posto quasi ci ha fatto l'abitudine a tanto disagio. La provinciale che scavalca il Chisone non ha mai avuto ponti veri e proprii e il guado, o le passerelle in legno sostituite nel corso degli anni, sono sempre state distrutte dal fiume. «E dire - spiega Patrizia Scotta che quell'attraversamento è sempre stato di vitale importanza per la gente della zona. Basti pensare a tutti quelli che lavorano nei paesi al di là del fiume. Ogni volta che l'acqua interrompe la strada si devono seguire percorsi alternativi». In municipio a Macello dicono di aver sempre subito la questione. «Abbiamo chiesto a Provincia e Regione di intervenire, ma non si è mai fatto nulla - spiega il vicesindaco Bruno Bonetto -. La risposta che ci danno è sempre la stessa: costruire un ponte costerebbe troppo». «Effettivamente quello dei costi è un problema» ribatte Campia, l'assessore provinciale alla viabilità. Che spiega: «Per costruire un viadotto occorrono diversi miliardi e i nostri bilanci non hanno a disposizione tanto denaro. E poi una spesa simile non sarebbe neanche giustificata: il traffico non è poi così intenso». E così non resta che sperare nel concorso d'idee bandito qualche mese fa dalla Provincia per trovare soluzioni valide e poco costose per sostituire i guadi sul Chisone con interventi più stabili. I primi elaborati saranno esposti, già tra qualche settimana, a Cavour, occasione della rassegna «Tuttomele». «Se troveremo proposte valide - conclude Campia le metteremo in pratica». Intanto, però, resta aperto il problema del guado di Macello e del lunghissimo percorso alternativo a cui è costretta la gente della zona. «E'solo questione di tempo - dicono in Provincia - non appoena sarà passata la stagione delle piene l'attraversamento verrà ripristinato». Date certe per ora non ce ne sono. E mamma Patrizia, per ora, dovrà continuare a macinare quasi settanta chilometri al giorno tra portare e andare prendere suo figlio all'asilo. Lodovico Poletto Il vicesindaco «Abbiamo chiesto l'intervento di Provincia e Regione ma dicono che costruire un ponte o un viadotto costerebbe troppo» Wt aver sempre subito la questione. «Abbiamo chiesto a Provinsimile non sarebbe neanche giustificata: il traffico non è poi problema del guado di Macello e del lunghissimo percorso al Patrizia Scotta con il piccolo Wt Roberto accanto al guado allagato

Persone citate: Bruno Bonetto, Campia, Cavour, Lodovico Poletto, Patrizia Scotta

Luoghi citati: Garzigliana, Macello, Pinerolo