Oriella, un romantico ritorno di Luigi Rossi

Oriellq, un romantico ritomo La Dorella protagonista al Carcano di Milano con la coreografìa di Biagi Oriellq, un romantico ritomo Ferma per due anni balla in «La marchesa Von O.» MILANO. Dopo due armi di assenza dai palcoscenici, Oriella Dorella torna con una importante rentrée con uno spettacolo confezionato sulla sua misura di sensibile attrice e di delicata ballerina. Meritati festeggiamenti hanno salutato al Carcano «La Marchesa Von O.», ispirato all'omonima opera di Heinrich Von Kleist, balletto ideato per la regia e coreografia di Vittorio Biagi che si è riservato anche il ruolo del padre della protagonista. Un racconto singolare che inizia con l'invasione delle truppe russe in Italia nel 1799 e termina in diminuendo con il dramma tutto interiorizzato della nobildonna violentata e resa madre a sua insaputa dallo stesso ufficiale che l'aveva salvata dalle soldataglie di passaggio. Il matrimonio riparatore che corona la vicenda non è frutto forzato di una situazione, ma una convinzione di entrambi i con- traenti. Forse per il periodo e certamente per il colore narrativo questo balletto d'azione ci ha ricordato uno dei capolavori del nostro tempo, l'«Onieghin» di Cranico. Il romantico personaggio della marchesa non è mai gridato, sempre protetto da una assoluta dignità, consapevole dell'innocenza conculcata e tradita. Una immagine femminile sofferta che può ricollegarsi a due personaggi che sono stati cavalli di battaglia della Dorella nel suo periodo scaligero, Giselle e Gelsomina della «Strada» di Pistoni-Fellini-Rota. E anche qui la stella milanese ha disegnato una donna di estrema e dolorosa sensibilità, sorretta da una tecnica limpida e forte nell'impianto accademico che il coreografo ha scelto per tradurre la storia. Un richiamo alla tradizione classica è venuto anche dal segno del Conte (impersonato alla prima dal francese Denis Ganio e successivamente da Marco Pierini che vede la marchesa nelle fattezze quanto mai emblematiche di un cigno danzato proprio nella tipologia ciaikovskiana da Kosakatani Chinatsu. Per commentare questa vicenda Biagi ha scelto pagine sinfoniche di Bruckner. Luigi Rossi Oriella Dorella per lei uno spettacolo confezionato su misura

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