La frenata dei consumi rilancia il risparmio

Bankitalia: 57 milioni per ogni italiano Bankitalia: 57 milioni per ogni italiano La frenata dei consumi rilancia il risparmio ROMA. Una conferma del pesante taglio dei consumi viene dall'aumento della «ricchezza» delle famiglie italiane che nel primo semestre '96, tra flussi in entrata e in uscita, hanno registrato un saldo finanziario attivo di 67.200 miliardi (4400 in più rispetto allo stesso periodo del '95). Il dato è della Banca d'Italia e riflette - afferma l'istituto - sia la fase di rallentamento dell'economia che ha reso più caute le famiglie consumatrici, sia il peggioramento dei margini delle imprese individuali. Le due categorie considerate dall'istituto d'emissione (famiglie consumatrici e ditte individuali) hanno in totale in cassaforte «attività» (monete, depositi, azioni, Bot, Cct, ecc.) per oltre tre milioni e 285 mila miliardi di lire. Vale a dire, secondo un conto puramente ipotetico, qualcosa come 57 milioni e rotti a testa, neonati e disoccupati compresi. Le famiglie nei primi sei mesi del '96 hanno in sostanza «dribblato» vetrine colorate e spese pazze, dedicandosi invece ad una sorta di «monopoli» domestico: ad esempio, si punta di nuovo in banca, si evitano di più gli strumenti di investimento «a vista» o a breve, si preferiscono quelli a più lunga durata e maggior rendimento. La riduzione del differen- ziale tra i tassi sulle operazioni temporanee in titoli e i tassi offerti sui depositi spiega il rallentamento degli investimenti in operazioni «pronti contro termine» (da 22.100 a 4500 miliardi) e la ripresa dei depositi dopo la fuga degli anni scorsi. I titoli di Sato a breve termine (essenzialmente i Bot), sui quali hanno pesato il ribasso dei rendimenti, segnano cessioni per 13.400 miliardi, contro acquisti netti per 29.700 miliardi nel 1995. La crescita delle sottoscrizioni di titoli a medio e a lungo termine (da 40.100 a 43.100 miliardi) ha riguardato interamente le obbligazioni bancarie: in presenza di un differenziale positivo tra i rendimenti delle obbligazioni e quelli dei titoli di Sato, gli acquisti di questi ultimi sono infatti scesi da 40.200 a 26.300 miliardi. II governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio

Persone citate: Antonio Fazio, Sato

Luoghi citati: Roma