Si apre il portellone del Fokker Paura sul volo Venezia-Roma

Si apre il portellone del Fokker Paura sul volo Venezia-Roma Hostess rischia di cadere nel vuoto, salvata dal presidente del Vicenza Si apre il portellone del Fokker Paura sul volo Venezia-Roma VENEZIA. Tragedia sfiorata nei cieli di Venezia. Un Fokker della Compagnia Alpi Eagles, diretto a Roma con 41 passeggeri e quattro membri di equipaggio a bordo, era appena decollato, quando il portellone anteriore si è aperto all'improvviso. In quel momento erano le 10,27 - il velivolo si trovava a 700 piedi, circa 250 metri. Il portello non era stato chiuso perfettamente. Sul pannello di volo si è accesa l'inquietante spia rossa e il comandante Enzo Traini, 54 anni, ha dato l'allarme alla torre di controllo, preparandosi all'immediato atterraggio di emergenza. Intanto una hostess sarda, Francesca Boi, 27 anni, tentava istintivamente la chiusura a mano, ma di colpo il portello si spalancava e la scaletta usciva all'esterno del Fokker. Se l'hostess non è stata risucchiata lo deve solo al fatto che l'aereo si trovava ancora a un'altitudine non di estremo rischio. «Abbiamo sentito un boato», racconta uno dei passeggeri, che al momento del guasto con brivido stavano ascoltando la lezione di un'altra hostess sulle solite modalità da seguire nell'eventuale caso di un'emergenza. A bordo c'erano anche tre bambini e il presidente del Vicenza Calcio Gianni Sacchetto, diretto con alcuni giornalisti allo stadio Olimpico per seguire la squadra biancorossa impegnata nel confronto con la Lazio. E' stato lo stesso Sacchetto ad afferrare la hostess Boi per un braccio, trascinandola via dal portello verso la sua poltrona, alla quale era ancorato dalle cinture di sicurezza. «Sì, ero preparata anche a un'emergenza di questo tipo - dirà la ragazza, una volta a terra ma una cosa è un'esercitazione, un'altra trovarsi davvero di fronte al vuoto. Che cosa ho pensato in quel momento? Ho pensato al mio ragazzo». Mentre i piloti cominciavano la procedura d'emergenza, la torre di controllo allertava il personale a terra e le squadre dei vigili del fuoco, escludendo qualunque altro decollo o atterraggio. Il problema principale per il Fokker era costituito proprio dalla scaletta, uscita completamente dal portellone. Il pilota è atterrato dunque tenendo alta la prua del velivolo, ma ugualmente ad atterraggio avvenuto per alcune centinaia di metri la scaletta ha «arato» la pista, in una nuvola di scintille. I passeggeri sono stati sbarcati dallo scivolo di emergenza poste¬ riore. La pista è stata quindi chiusa per essere riparata e gli aerei che attendevano di atterrare sono stati dirottati su altri scali. L'aeroporto è stato riabilitato dopo due ore. Intanto i passeggeri diretti a Roma venivano messi in lista su un altro volo. «Si è trattato di un problema tecnico semplicissimo. Ci tengo a sottolineare come la professionalità dell'intero equipaggio abbia reso quasi invisibile un inconveniente tecnico accaduto in volo» dice Vincenzo Soddu, della Compagnia Alpi Eagles. Un incidente tuttavia indesiderato, specie da una compagnia giovane come quella, che vede fra gli azionisti gli industriali tessili Stefanel e Marzotto e che sta tentando di conquistare, anche in collaborazione con l'Alitalia e grazie alla politica dei prezzi, un suo mercato nel piano dei voli sulle rotte nazionali e internazionali. Marco Lolle- L'aeroporto chiuso 2 ore peri danni causati dall'atterraggio forzato Il Fokker della «Alpi Eagles» diretto a Roma con a bordo 41 passeggeri e 4 membri di equipaggio: al momento dell'incidente si trovava a 250 metri da terra. A destra, la hostess Francesca Boi e il comandante dell'aereo Enzo Traini

Persone citate: Enzo Traini, Francesca Boi, Gianni Sacchetto, Marzotto, Vincenzo Soddu

Luoghi citati: Lazio, Roma, Venezia