«Mai ricostruito dopo l'alluvione del'94» di Paola Scola
La denuncia del sindaco di Bastia: ha ipotecato l'appartamento per avere i soldi dei lavori La denuncia del sindaco di Bastia: ha ipotecato l'appartamento per avere i soldi dei lavori «Cedo la mia casa per il ponte» «Mai ricostruito dopo l'alluvione del '94» MONDO VI'. «La mia casa per un ponte». Un sindaco ha ipotecato l'abitazione per riparare i danni causati dalla piena del Tanaro del novembre '94. Francesco Rocca, primo cittadino di Bastia Mondovì, in provincia di Cuneo, è diventato il simbolo delle battaglie per la ricostruzione in una provincia che da due anni aspetta anche altri dieci ponti. «Il mio paese ha bisogno del viadotto, ma lo Stato continua a ritardare - racconta Rocca -. Siamo stufi di promesse, che poi non vengono mai mantenute. Troppe volte ci hanno presi in giro, chiedendoci di stare calmi, dicendo che era solo questione di giorni. Adesso ci pensiamo noi, il ponte ce lo rifacciamo da soli». Da quella notte di 730 giorni fa il sindaco Francesco Rocca aspetta che lo Stato ricostruisca il ponte sul Tanaro. I lavori sono stati appaltati, ma il cantiere è rimasto fermo. Per ridare il viadotto al suo paese, Rocca ha ipotecato la casa dove vive con la mo¬ glie. Grazie ai cinquanta milioni anticipati dalla banca, ha iniziato i lavori sul fiume. «Sono fiducioso. Credo nella Provvidenza ma soprattutto nella generosità e nella solidarietà - ha scritto il sindaco alla banca per chiedere il prestito -. Le mie disponibilità e quelle del Comune sono modeste. Sono disposto a mettere come garanzia l'abitazione in cui vivo. E' tutto quello che mia moglie e io possediamo, frutto di rinunce e risparmi. Ma non ci tiriamo indietro». Le ruspe sono arrivate ieri mattina in frazione Isola, dove c'è la tenda del coraggioso primo cittadino. Con l'inseparabile cappello da alpino, che lo ha accompagnato in tante battaglie per la ricostruzione, Rocca trascorrerà le prossime notti dormendo su una brandina, a guardia del «cantiere». «Non possiamo sopportare un altro inverno senza una strada decente - ha spiegato ancora il sindaco, che trascorse il Natale del '94 nella stessa tenda, sui resti di un se¬ condo ponte distrutto, per chiedere la posa di un «Bailey». Nella tenda ci sono solo una cucina, una damigiana di vino, una brandina. «Ho dormito qui già una notte - racconta Rocca -. Poche ore di sonno, perché fa freddo. Con il consigliere comunale Fiorino Giribaldi ho ripensato a quello che sto facendo, so che ci saranno conseguenze, sono preoccupato, ma convinto. Non tornerò indietro». Il «cantiere della protesta» servirà a realizzare un ponte-guado sul Tanaro per il traffico leggero. Sarà realizzato a pochi metri di distanza da dove dovrebbe essere ricostruito il viadotto. Là i mezzi sono fermi, mentre i volontari lavorano con entusiasmo. Ieri, primo giorno, gli abitanti del paese hanno preparato il «rancio» per il loro sindaco e gli operai. Le imprese coinvolte si sono messe a disposizione gratis: i cinquanta milioni, quelli dell'ipoteca, serviranno a pagare il materiale, la nafta per i camion e le ruspe, i pasti per il personale. Per non lasciare solo il collega, ieri mattina sono arrivati sul Tanaro anche i sindaci della zona. Con gli stivali di gomma, in mezzo al fango, hanno affiancato Rocca durante l'avvio dei lavori. Insieme hanno emesso un'ordinanza che autorizza le ditte a intervenire, a turno staranno in tenda con lui, per trascorrere la notte: «Insieme pagheremo le conseguenze legali del gesto coraggioso di Francesco. Se non andrà bene dovranno prendersela con tutti noi». Caterina Negro, la moglie del sindaco di Bastia, guarda con preoccupazione il cantiere. Lo Stato ha i soldi per ricostruire il ponte, ma non li tira fuori e i lavori, per ora, li stanno pagando con casa sua. Gli occhi della donna fanno capire che la tensione ha fatto scendere qualche lacrima, ma quel marito-sindaco lo seguirebbe dovunque. Paola Scola «Il mio paese ha bisogno di quel viadotto ma lo Stato continua soltanto a promettere Adesso quell'opera la facciamo noi» Francesco Rocca, sindaco di Bastia Mondovì. Ha ipotecato la casa per pagare la ricostruzione di un ponte
Luoghi citati: Bastia Mondovì, Cuneo
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