Milosevic scopre un'opposizione

Milosevic scopre un'opposizione IL DOPO-DAYTON Ma il leader resta favorito anche grazie al partito guidato dalla moglie Milosevic scopre un'opposizione Grande alleanza contro di lui nelle elezioni jugoslave ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO Trentadue partiti politici, sette coalizioni e dieci associazioni di cittadini si presentano oggi alle elezioni per il nuovo Parlamento federale jugoslavo. Oltre ai 138 deputati della Camera dei cittadini dell'Assemblea federale serbomontenegrina, si voterà per il Parlamento del Montenegro, l'Assemblea regionale della Vqjvodina e le amministrazioni locali. Ma l'unica vera sfida al partito al potere guidato dal presidente serbo Milosevic sarà quella lanciata dalla coalizione «Zajedno» (Insieme) di cui fanno parte i quattro maggiori partiti dell'opposizione. Per la prima volta infatti il partito del rinnovamento serbo (Spo) di Vuk Draskovic, il partito democratico serbo di Vojislav Kostunica, il partito democratico di Zoran Djindjic e la Lega dei dttadini di Vesna Pesic si presentano uniti per rovesciare l'attuale regime di Belgra¬ do. «Milosevic continua a insistere sullo jugoslavismo e sul comunismo perché sono i concetti base della sua dittatura. Noi vogliamo che le cose in Serbia comincino a cambiare e che dalle mani di 5-6 mila persone lo Stato passi nelle mani di 5-6 milioni», dice il leader del partito democratico Djindjic. Venerdì a Belgrado 25 mila persone hanno partecipato all'ultimo comizio pre-elettorale della coalizione. Ma fino a pochi giorni fa l'opposizione pensava di boicottare le elezioni. «D'accordo con il governo americano e con l'Unione Europea, Milosevic ha buttato fuori dalle commissioni elettorali che controlleranno il voto i tre quarti dei nostri rappresentanti», ha dichiarato Vuk Draskovic. Secondo l'opposizione di Belgrado la comunità internazionale appoggia Milosevic, anche a costo di chiudere un occhio sui brogli elettorali, perché il Presidente serbo è «il garante» della pace di Dayton. Intanto il partito socialista ser¬ bo (Sps) guidato da Milosevic si è alleato al Jul (la sinistra jugoslava unita), capeggiata da sua moglie Mirjana Markovic. In realtà, dice l'opposizione, il Jul ha già divorato l'Sps, mentre «la mantide rossa ha divorato il suo maschio» e si appresta a divorare la Serbia. «Il fatto che a governare sia la moglie di Milosevic va tutto a nostro vantaggio». Malgrado l'assoluto silenzio dei media ufficiali negli ultimi sondaggi la popolarità della coalizione «Zajedno» è raddoppiata. Ma i quattro partiti dell'opposizione unita rischiano di perdere un certo numero di voti per via di Vojislav Seselj, il leader cetnico estremista del partito radicale serbo. Osannato da 7 mila seguaci al suo ultimo comizio, Seselj si è presentato affiancato dal leader della deal-a francese Jean-Marie Le Pen, n> ntre da Mosca Zhirinovskij gli ha mancLtr un caloroso messaggio di appoggi . Ingrid Badurìna

Luoghi citati: Belgrado, Dayton, Montenegro, Mosca, Serbia, Zagabria