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8 BUCAREST In lizza cinquantuno partiti e 16 candidati a Capo dello Stato Terzo mandato; lliescu ci prova La Romania sceglie Presidente e Parlamento BUCAREST NOSTRO SERVIZIO Per stampa e tv romene è sintomo di maturità: il numero dei partiti in corsa oggi per le elezioni politiche, le seconde dopo la Costituzione, si è ridotto a 51, anche se i candidati alla Presidenza sono saliti da 6 a 16. Comunque sia, i partiti in Parlamento e Senato si ridurranno, grazie alla soglia minima del 3 per cento. Per i grandi numeri si fronteggiano il partito di lliescu, il pdsr oggi al governo, ed il Centro Democratico, che raggruppa l'opposizione di centrodestra e fa riferimento al candidato presidenziale Costantinescu, do cente universitario già battuto nelle elezioni del 1992; con terzo incomodo l'Usd di Petre Roman, primo capo del governo del dopo Ceausescu, costretto alle dimissioni dalla famosa calata dei minatori in rivolta. I sondaggi sono sfacciatamente di parte e avvelenati da polemiche. Qualche settimana fa è stato scoperto un istituto di statistica le cui inchieste telefoniche avevano per vero scopo di influenzare gli elettori a favore di lliescu e del suo partito. Al leader del Centro Democratico si rimprovera invece una incauta frase di fedeltà a re Michele; per Petre Roman tornano alla ribalta le accuse di profitti illeciti e favoritismi di quando era a capo dell'esecutivo. Si voterà anche per il Presidente. E' in corsa lliescu, accusato di presentarsi illegalmente per un terzo mandato (e assolto dalla Corte Costituzionale in quanto il primo era in periodo di Costituente); lo affrontano Costantinescu (il professore gradito agli intellettuali) e Roman, che piace soprattutto all'elettorato femminile. Gli altri tredici candidati spaziano dal «poeta» Adrian Paunescu, già cantore dell'epoca «de aur» di Ceausescu e ovvio candidato dei neocomunisti, a un famoso chirurgo. lliescu dovrebbe ancora raccogliere più voti dei concorrenti; ma se non raggiungerà (come è probabile) la maggioranza assoluta, nel ballottaggio potrebbe trovarsi di fronte a una coalizione di centrodestra unita nell'appoggiare il suo avversario. Potrebbe accadere persino che lliescu venga rieletto ma il suo partito battuto; che vi sia cioè un presidente postcomuni» sta e un governo di centrodestra. Alfredo Amellone Il presidente romeno lliescu