Sfratti prorogati al 30 giugno

Di Pietro deciso a stringere i tempi della nuova legge sui contratti di locazione Di Pietro deciso a stringere i tempi della nuova legge sui contratti di locazione Sfratti prorogati al 30 giugno Iproprietari: così si «ingessa» il mercato ROMA. La commissione Ambiente del Senato ha definitivamente approvato la proroga degli sfratti al 30 giugno '97. Commentando la decisione il ministro dei Lavori pubblici, Antonio Di Pietro, ha sottolineato che «come già alla Camera, anche hi Senato è emerso un preciso impegno ad utilizzare i mesi di sospensione per una rapida discussione delle proposte di legge di riforme della normativa sugli affitti. Sarà dunque presto all'ordine del giorno il disegno di legge predisposto dal ministro dei Lavori pubblici, sul quale si erano registrati importanti punti di convergenza con le rappresentanze degli inquilini e della proprietà». Il Sunia ha subito espresso la sua viva soddisfazione per la rapidità con cui è stata definitivamente approvata la legge di proroga «con il voto del Senato - dice un documento del Sindacato unitario nazionale inquihni e associati - il Parlamento ha compiuto un atto dovuto nei confronti delle centinaia di famiglie che vivono il dramma dello sfratto». L'approvazione, prosegue il Sunia, rappresenta il recupero di un irresponsabile atteggiamento delle opposizioni, che aveva portato nelle scorse settimane alla bocciatura del decreto». I rappresentanti degli inquilini ora si attendono, con la stessa rapidità, l'approvazione di un nuovo regime degli affitti. Contro il progetto di Di Pietro scende invece in capo la Federazione italiana agenti immobiliari professionali, difendendo i patti in deroga, che definisce «l'unico motore di ripresa nel mercato degli affitti, dopo decenni di blocco». «Non siamo assolutamente d'accordo, così come non lo è la Confedilizia - dice il segretario della Fiaip, Romolo Ferrario - per un semplice motivo: si tenta una volta di più, come ai tempi dell'approvazione dell'equo canone, di ingessare il mercato entro regole che rendono poco conveniente affittare un appartamento. Il risultato è quello di ottenere esattamente l'opposto di quel che si dice di volere, ovvero una diminuzione degli affitti in nero». Ferrario asserisce che il progetto Di Pietro dà solo due alternative: un patto in deroga di dieci anni anziché di otto o «regalare», in cambio dell'affitto, l'immobile vita naturai durante all'inquilino, visto che l'unico motivo in cui il proprietario potrà interrompere la locazione è l'uso diretto dell'immobile per sé o per i propri familiari. «A questo punto - aggiungono alla Fiaip - volenti o nolenti tutti preferiranno la seconda ipotesi. Infatti se l'inquilino non se ne va spontaneamente, alla fine dei 10 anni di locazione, diviene impossibile sfrattarlo, giacché Di Pietro ha previsto di abolire la fine del contratto come motivo per concedere l'uso della forza pubblica». [r. e. s.]

Persone citate: Antonio Di Pietro, Di Pietro, Ferrario, Romolo Ferrario

Luoghi citati: Roma