Nasce la super Cisl

Nasce la super Cisl Nasce la super Cisl Un patto con le Adi per il «terzo settore» ROMA. L'unità delle forze d'ispirazione cristia na è un'utopia? A guardare i fenomeni della politica di oggi si direbbe di si, ma dal sociale può arrivare la testimonianza che è arrivalo il tempo di cambiare la rotta. E' questo il senso dell'intesa tra Cisl e Acli per «vigilare» sul lavoro nel terzo settore. «Una operazione politica - ha spiegato Sergio D'Antoni, segretario generale della Cisl, nella conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa - per dare visibilità al sociale democratico di ispirazione cristiana che si tradurrà presto in azioni operative». All'orizzonte, nel breve periodo, c'è infatti l'intenzione di trovare una strada per portare sulla stessa sponda tutte quelle comunità che lottano contro la droga anche con impostazioni ideologiche diverse «per sottrarle alla sponsorizzazione delle diverse forze politiche e perseguire l'obiettivo comune per cui sono sorte cioè incidere sulle scelte del governo in materia di droga». Insomma la ricostruzione della grande forza del cattolicesimo democratico «può ripartire dall'alleanza delle grandi forze sociali». Anche Antonio Passuello, presidente delle Acli, è d'accordo su questa interpretazione: «L'unità tra Cisl e Acli deve essere il primo passo per un'unità più grande sempre in un contesto pluralistico che conservi le identità e le individualità». Cisl e Acli considerano questa fase del Paese un «cantiere». In questo quadro le questioni del lavoro e del sociale «sono essenziali mentre il dibattito politico le ignora sistematicamente». Per questo le due realtà associative ritengono, attraverso questo accordo, che «pur nella rispettiva autonomia, su questi problemi si possano operare delle sinergie». L'Italia ha un sociale «qualche volta frammentato - ha detto D'Antoni - ma presente per cui occorre sintesi e visibilità per ottimizzare le sue funzioni. L'accordo che presentiamo oggi diventa dunque uno stimolo ed una indicazione in tal senso». Parlando del dibattito di questi giorni sullo Stato sociale, il leader della Cisl ha sottolineato come questo voglia portare solo «a rimettere mano alla riforma delle pensioni mentre se si vuole davvero riformare il sociale occorre partire dalle politiche per la famiglia». Dall'accordo ufficializzato ieri nasce dunque un nuovo soggetto sindacale unitario «aperto a tutti i lavoratori e a quanti si riconoscono nella cultura solidaristica del sindacato confederale», [r. r ]

Persone citate: Antonio Passuello, D'antoni, Sergio D'antoni

Luoghi citati: Italia, Roma