Bankitalia frena i metalmeccanici

Un monito del governatore Fazio. I sindacati: «Intervento eccessivo, autoritario» Un monito del governatore Fazio. I sindacati: «Intervento eccessivo, autoritario» Bankitolio frena i metalmeccanici «Attenti all'inflazione, non chiedete troppo» ROMA. La Banca d'Italia ammonisce i metalmeccanici. «State chiedendo troppo», dice in sostanza il governatore Antonio Fazio dalle pagine del bollettino semestrale e il sindacato ribatte con tutta una serie di sfumature critiche che puntano il dito sull'autoritarismo della banca centrale, sull'«abbaglio del Governatore» e arrivano all'ironia: «Evidentemente si riferisce ai dipendenti della Banca d'Italia che hanno avuto aumenti salariali superiori all'inflazione», dicono due leader, Claudio Sabattini (Fiom) e Luigi Angeletti (Uilm). In realtà, il messaggio del Governatore è chiaro e parte dall'obiettivo primario: l'inflazione sotto il 3% che non è più un miraggio e ha convinto Fazio ad abbassare i tassi quando nessuno se lo aspettava. Ieri la banca centrale ha precisato che l'obiettivo è sì «realistico», ma non è affatto «scontato». E il banco di prova sarà proprio quel contratto sul quale si stanno scannando da mesi Federmeccanica e sindacati. Fazio lo considera decisivo, «tradizionale punto di riferimento dell'attività sindacale» e avverte che le rivendicazioni non appaiono in linea: «Non tengono pienamente conto della riduzione in atto dell'inflazione. Nelle imprese di maggiore dimensione la contrattazione aziendale ha già portato a recuperi salariali. La decelerazione dei prezzi consente incrementi dei salari reali, anche significativi, pur in presenza di una loro crescita nominale moderata». Se non bastasse, aggiunge altre considerazioni, più chiare e più pesanti, perché suonano come un invito a riaprire la stagione dei contratti: «Gli esiti finali della contrattazione dovranno assicurare la compatibilità degli incrementi salariali nominali con l'ulteriore flessione dell'inflazione». Reazione automatica del sindacato: «Bankitalia ha l'idea che non servano più le relazioni sindacali, ma che basti lei sola a regolare la politica dei redditi. Questo mi pare un po' autoritario ed eccessivo» accusa Gianni Italia, leader Firn. Mentre il segretario generale della Cisl Sergio D'Antoni sceglie l'ipotesi dell'abbaglio che colpisce il Governatore quando sostiene «che il recupero salariale è già avvenuto con la contrattazione aziendale». «Perché questa riguarda solamente il 40% delle aziende» e non si applica se mancano i risultati. Tutto il sindacato torna a chiedere l'intervento del governo, in particolare del ministro del Lavoro Tiziano Treu. Gianni Italia lo chiama direttamente in causa: «Ora deve dimostrare di essere capace di riportare le parti al tavolo. Il governo sappia che siamo contrari a ogni provvedimento a favore del¬ l'industria se prima non si fa il contratto dei metalmeccanici». Treu, indirettamente, risponde che il governo non ha alcuna intenzione di «mollare» sul piano dell'mflazione. Non è la prima volta, aggiunge, che i sindacati hanno recuperato il passato «senza creare problemi» sul fronte dei prezzi, mentre sono già stati trovali i fondi per sostenere il patto del lavoro siglato a settembre: «Si sta predisponendo un pacchetto legislativo per attuare il più rapidamente possibile i contenuti del patto, tra cui gli interventi per la formazione professionale, per le grandi infrastrutture, per la riforma del mercato del lavoro». Nel Veneto, frattanto, stanno affiorando le prime deroghe alla trattativa nazionale: qualche azienda, pur senza staccarsi da Federmeccanica, sigla piccole intese con i sindacati pur di garantirsi la produzione in momenti di richiesta. Bruno Gianotti Treu: «Si può ancora recuperare senza pesare sui prezzi» CATEGORIA SCADENZA RICHIESTA SALARIALE METALMECCANICI 30/6/96 262.000 CONCIA 31/7/96 230-240.000 VETRO 31/8/96 230-240.000 CERAMICA 30/9/96 230-240.000 CEMENTO 31/8/96 200.000 LATERIZ! 31/8/96 200.000 AUTOFERROTRANVIERI 31/12/95 270.000 FERROVIERI 31/12/95 320.000 AEROPORTUALI 30/6/95 200.000 COMMERCIO 31/12/96 223.000 LEGNO 30/11/96 DA DEFINIRE Il ministro del Lavoro Tiziano Treu Sergio D'Antoni segretario generale della Cisl

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