Nato inquinata da una rete di spie dell'Est

Negli Anni 60 CASO HERNU Negli Anni 60 Nato inquinata da una rete di spie dell'Est PARIGI. Il caso di Charles Hernu, l'ex ministro della Difesa socialista francese morto nel 1990 e ora accusato di essere stato un agente dei servizi segreti bulgari, romeni e russi negli Anni Cinquanta e Sessanta, è venuto a galla perché un'ex spia romena consegnò il relativo «dossier» al capo dei servizi segreti francesi. Lo ha scritto ieri «Le Monde», ma l'informazione è stata prontamente smentita da fonti romene. Il dossier Hernu, finito nell'autunno 1992 sul tavolo del presidente Francois Mitterrand, che stando alle rivelazioni di mercoledì avrebbe deciso di non divulgarlo, sarebbe stato trasmesso ai francesi da Mihail Caraman, ex spia romena che fu capo della Securitate a Parigi dal 1958 al 1969. Lo stesso Caraman - stando a «Le Monde» - costruì negli Anni Sessanta una rete che riuscì a infiltrare, in particolare, le strutture della Nato. Da Bucarest, Silviu Brucan, ex dirigente del partito comunista romeno ed ex ambasciatore a Mosca, ha replicato che la Romania «non aveva alcun interesse politico» a svelare, nel 1992, un'eventuale collaborazione della Securitate con Charles Hernu. [Ansai

Persone citate: Caso Hernu, Charles Hernu, Francois Mitterrand, Hernu, Mihail Caraman, Silviu Brucan

Luoghi citati: Bucarest, Mosca, Parigi, Romania