La carne di Francesca Dellera.

La carne di Francesca Dellera. La carne di Francesca Dellera. L'Espresso + Sa videocassetta domani in edicola a sole 9.900 lire. Parliamone E LA POESIA DEL DUEMILA DIVENTA «PIATTAFORMA» ■j-k j ER la Poesia tra Novecento Il e Nuovo Millennio recita il V titolo del convegno organizzato a Milano il 29-30 .= i ottobre da Letture, l'accurato mensile dei Paolini. Ottima idea. Dopo tanto recriminare sull'indifferenza verso l'arte di Calliope, Erato ed Euterpe, arriva una proposta concreta. Sulla rosa dei relatori poco ci sarebbe da eccepire da Mario Luzi a Giovanni Roboni, da Luciano Erba a Giovanni Giudici, Franco Loi e Maurizio Cucchi. I poeti più o meno laureati ci sono quasi tutti in compagnia di qualche irregolare come Elio Pagliarani - se non fosse per quel piccolo neo di una sola presenza femminile, Donne in poesia, infatti, già dieci anni fa ne segnalava un gruppetto mente male: da Alda Merini a Gabriella Leto, Giovanna Bemporad e Vivian Lamarque, tra le altre. Che in Italia Maria Luisa Spaziarli sia l'unica poetessa di valore? 0 da noi la donna non ha ancora scoperto l'ignoto perché l'abominevole uomo - come diceva Rimbaud nella Lettera del Veggente non le ha ancora concesso di spezzare l'infinito servaggio? Forse, il privilegio di Spaziani deriva dalla presenza nella prestigiosa Collana dello Specchio che ospita quasi tutti gli illustri relatori. Più che un occhio di riguardo per la Mondadori, dietro a una cosi massiccia scelta editoriale c'è un'idea di tradizione della poesia associata bene o male a una collezione ormai consacrata. A confermarlo sembrerebbe il Mani festa Programmatico sullo Stato della Poesia che compare sul retro dell'invito. Nei nove punti di quello che appare piuttosto una piattaforma preliminare su cui riflettere e discutere, con un linguaggio managerial-ministeriale si lamenta la perdita di riconoscibilità sociale e funzionale della poesia come luogo di produzione di un sapere interpretativo del mondo capace di leggere e giudicare la complessità del rapporto tra singolo e ambito sociale; di misurare l'intensità del dramma epocale. E contro il suo isolamento sociale e la sua fine, ecco l'appello ai giovani a tutelare lo schema tradizionale della comunicazione letteraria, a presentare il cuore di un sapere...; e ai vecchi l'invito a misurare il proprio valore... Viene il dubbio che non la poesia ma il come veicolarla sia al centro di questo rappel à l'ordre, E la presenza di Enzo Siciliano e Franco Cordelli tra i partecipanti, lo confermerebbe. Ma di quale poesia si tratterà? Quella che funziona, misura, giudica, è sapiente oppure quella che è luogo di libertà, gioco, emozione, discesa all'inferno, quella che, per Breton, era l'unica compensazione alle miserie umane perché permette all'uomo di appartenersi completamente? «Che il tuo verso sia la buona avventura'Sparsa al vento increspato del mattino/Che infiorerà la menta e il timo.../E tutto il resto è letteratura» - diceva Verlaine. Ora, se si può lodare il fervore e la buona volontà dei tre promotori - Giusto Truglia, Ferruccio Parazzoli e Antonio Riccardi - firmatari del Manifesto un po' singolare appare la condivisione del documento da parte di soli tre poeti: Franco Cordelli, Maurizio Cucchi, Franco Loi. Gli altri relatori non condividono? Chissà che i partecipanti - qui la percentuale femminile è meno sconsolante - non accendano il dibattito e qualche manifesto programmatico venga fuori davvero. Paola Decina Lombardi

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