I genitori divorziano lui si uccide di Anna Langone

Foggia: il gesto dopo l'ultima lite in famiglia. Alla notizia lo zio muore d'infarto Foggia: il gesto dopo l'ultima lite in famiglia. Alla notizia lo zio muore d'infarto I genitori divorziano, lui si uccide Giù dal balcone ali anni FOGGIA. I genitori non andavano più d'accordo, lui ne soffriva. L'idea che la sua famiglia stesse per sfaldarsi era diventata per lui una tortura, un peso troppo grande da portare, così ha deciso di farla finita. Gli è bastato incrociare per l'ennesima volta il viso arrabbiato di mamma e papà, prima di andare a scuola e, in un attimo, si è deciso. Ha aperto la portafinestra del balcone, ha guardato per un po' le persone che passavano sotto casa e poi, con un urlo, ha rotto il silenzio che regnava in casa dopo l'ennesima lite fra i genitori: «Non ne posso più, mi uccido». E prima che padre e madre potessero capire cosa stava per accadere, è salito sulla ringhiera e si è gettato nel vuoto, giù dal terzo piano. Così è morto un ragazzo di soli 11 anni, che chiameremo Floriano. Figlio di una coppia benestante di Mattinata, impegnata nel settore turistico, Floriano frequentava il primo anno della media e proprio a scuola erano emersi dei segnali di malessere. La prima media per lui era diventata fonte di angoscia. Fra i banchi appariva distratto, svogliato, insomma non rendeva più. In famiglia era ancora peggio: i fratellini, un maschietto ed una femminuccia di 8 e 12 anni, avevano ormai metabolizzato quella nuova situazione, adattandosi in qualche modo anche all'idea che i genitori divorziassero. La coppia, come confermano in paese, aveva avviato le pratiche per la separazione che sarebbe di fatto avvenuta fra pochi mesi. L'idea del proprio mondo che sarebbe andato in frantumi ha fatto scattare qualcosa nella mente di Floriano. La sua morte si sarebbe potuta evitare? Forse, se qualcuno l'avesse preso sul serio: «L'impulsività di un ragazzo - ha dichiarato lo psichiatra Piero De Giacomo di Bari - ha grandi oscillazioni: se mentre sta per togliersi la vita si riuscisse a trattenerlo solo per qualche minuto, il suo stato cambierebbe e lo si potrebbe salvare, molto più facilmente che un adulto». Il suicidio di Floriano, per quanto fulmineo, è stato una morte in diretta: decine di perso¬ ne hanno infatti assistito, sgomente e impotenti, al suo gesto disperato. Qualcuno ha anche gridato nell'estremo tentativo di fermarlo, ma chi può immaginare che un ragazzino si affacci ad un balcone per uccidersi? E poi la depressione, considerata l'anticamera del suicidio, davvero può colpire anche un bambino di 11 anni? Eppure lui quella soluzione l'aveva pensata da tempo, forse l'aveva studiata nei dettagli, magari dopo aver tentato altre manovre senza successo per riavvicinare i genitori. La casa, il calore della famiglia, soprattutto in un piccolo centro turistico che d'inverno, quando villeggianti e solleone spariscono, si spegne, sono dei punti saldi nella vita di un bambino, pilastri che Floriano si è visto crollare all'improvviso sótto i piedi. E' stato il padre del bambino a precipitarsi per primo in strada, a raccogliere il suo corpo immerso nel sangue, ormai immobile sull'asfalto. La corsa disperata all'ospedale di Manfredonia non è servita a nulla: i genitori, storditi, hanno comunque acconsentito all'espianto delle cornee, che consentiranno ad altri due bambini di tornare a vedere. E come una specie di maledizione calata dall'altra mattina su quella famigliarla morte di Floriano ne ha portata con sé un'altra: quella di suo zio. Maurizio, 37 anni, fratello del padre del ragazzo, non ha retto alla tragedia del nipote. Sofferente da qualche tempo di cuore l'uomo, appena ricevuta la terribile notizia, si è accasciato, colpito da un collasso. Anna Langone A Torino 7 mesi fa un bambino si era lanciato dalla finestra per punire i genitori

Luoghi citati: Mattinata, Torino