E' polemica sulla riorganizzazione «Scuola,c'è una legge che favorisce le private»

E' polemica sulla riorganizzazione E' polemica sulla riorganizzazione «Scuola, c'è una legge che favorisce le private» Approvato il decreto sull'Università Bloccatigli aumenti delle tasse ROMA. Una rosa ed una spina per Luigi Berlinguer, ministro della Pubblica Istruzione e dell'Università. Ieri, il Senato ha definitivamente approvato, all'unanimità, il decreto legge sulle «misure urgenti» per atenei e enti di ricerca, che contempla fra l'altro il blocco degli aumenti di tasse e contributi universitari per i giovani con famiglie a basso reddito. Nel contempo, la Camera - su proposta del Cdu - ha modificato, domenica scorsa, l'articolo 7 del disegno di legge collegato alla Finanziaria: salvo ripensamenti, la «riorganizzazione graduale della rete scolastica» avverrà «tenendo conto della presenza sul territorio di scuole ed istituti non statali, riconosciuti e parificati». Ed è scontro. «Poche righe di un emendamento consegnano alle scuole private.una bella fetta di elementari, medie e superiori - commenta il manifesto -. Come già accade per la scuola materna, nei luoghi con scarso numero di alunni e dove già esiste una scuola elementare, media o superiore privata, non sarà necessario tenerne aperta anche una pubblica». «Si stravolge il dettato costituzionale - tuona Emanuele Barbieri, segretario generale Cgil-scuola -, Governo e maggioranza parlamentare debbono eliminare l'inciso. Se necessario, sosterremo questa richiesta con adeguate iniziative di pressione e di mobilitazione che richiamino l'attenzione dell'opinione pubblica su questa forma di "parità" concepita come abdicazione ad un ruolo irrinunciabile dello Stato». Tace, per ora, Viale Trastevere; mentre il minisvero di piazza Kennedy commenta positivamente il varo definitivo del decreto sulle misure urgenti per gli atenei, diventato legge quasi alla scadenza della settima reiterazione. «Senza alcun voto contrario - sottolinea Il ministro Berlin uer Luciano Guerzoni, sottosegretario per l'Università -. Si è evitato di gettare nel caos il sistema italiano degli atenei e della ricerca. E ciò dimostra che, pur nel clima di estrema tensione tra maggioranza e opposizione, è possibile far prevalere l'interesse generale del Paese». Il provvedimento «mette al riparo» i bilanci delle Università fino al '97, proroga il Consiglio universitario nazionale fino alla riforma, garantisce i flussi di finanziamento per la ricerca nei campi della fisica nucleare, della fisica della materia e della ricerca astronomica e astrofisica. Inoltre, sancisce che - per l'anno accademico '96-97 - non potranno essere aumentate le tasse e i contributi degli studenti appartenenti a famiglie a basso reddito (a titolo esemplificativo, per un nucleo familiare di tre persone con un reddito complessivo lordo intorno ai 55 milioni annui). Da parte sua, la Finanziaria stanzia 85 miliardi per ventimila borse di studio a favore di giovani «capaci e meritevoli, privi di mezzi». Positivo il commento della Unione degli universitari (Udu): «Si interrompe quel circolo vizioso, conosciuto negli ultimi armi, di diminuzione degli investimenti statali e aumento dei contributi degli studenti». Sempre in tema di Università, infine, il ministero di piazza Kennedy fa sapere che - per il concorso a 3491 posti di professore associato - sono pervenute oltre 33 mila domande. Il Dicastero non è riuscito ancora nemmeno a protocollarle; fino ad oggi, ne ha registrate meno della metà. Per accelerare i tempi burocratici ha «disposto il potenziamento dell'ufficio, aumentando il numero degli impiegati addetti». E siamo solo ai «preliminari»; gli aspiranti professori non saranno in cattedra prima di due-tre anni. [m. tor.] Il ministro Berlinguer

Persone citate: Berlin, Berlinguer, Emanuele Barbieri, Luciano Guerzoni, Luigi Berlinguer

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