Zaire, il martirio d'un vescovo di Foto Reuter

Bloccati 3 italiani. Dini scrive ai leader di Kinshasa e Kigali: avviate trattative a Roma al congresso della Fao Bloccati 3 italiani. Dini scrive ai leader di Kinshasa e Kigali: avviate trattative a Roma al congresso della Fao Zaire, il martirio thin vescovo Ucciso a Bukavu. E'guerra con il Ruanda KIGALI. Gli scontri etnici nello Zaire orientale hanno fatto una vittima anche al vertice della Chiesa: l'arcivescovo di Bukavu, Christophe Munzihirwa, è stato ucciso ieri da uomini armati. Lo hanno riferito fonti religiose del vicino Burundi, in contatto con la cittadina zairese. In serata non era ancora possibile sapere da chi il prelato è stato ucciso. Mons. Munzihirwa si era sempre battuto per la pacificazione. Nei giorni scorsi aveva scritto una lettera aperta nella quale denunciava «le manovre del governo ruandese tese a seminare il panico» fra la popolazione zairese e i profughi hutu. Altri religiosi sono finiti nel mirino dei combattenti. Due padri carmelitani, uno spagnolo e un belga, sono stati presi in ostaggio a Bukavu, sembra da una banda di tutsi. C'è apprensione per la sorte di tre volontari italiani dell'organizzazione umanitaria nongovernativa «Mondo Giusto»: bloccati dai combattimenti, non c'è modo per ora di portarli in salvo. Due di loro sono stati scortati da un'unità militare zairese verso una località poco meno insicura di quella da cui erano stati prelevati; un terzo è rimasto isolato. Almeno fino a ieri sera, però, i tre non venivano considerati sotto sequestro. Senza più infingimenti né mezze smentite, si è intanto trasformata in guerra aperta tra Zaire e Ruanda la lotta etnica nella zona dei Grandi Laghi, con duelli di artiglieria lungo la frontiera. Unità delle truppe speciali ruandesi hanno passato la frontiera con lo Zaire cacciando le truppe di Kinshasa dalla città di Bukavu (fonti indipendenti riferivano però ieri sera che l'aeroporto era ancora nelle mani degli zairesi). Lo ha dichiarato lo stesso comandante dell'esercito ruandese nella regione, che si è qualificato come tenente colonnello «Caesar», accusando però i militari zairesi e i miliziani hutu di aver dato il via agli scontri. Il vice presidente ruandese Paul Kagame ha minacciato ieri lo Zaire di rappresaglie per quella che ha definito l'aggressione militare contro il suo Paese. In una conferenza stampa a Kigali, Kagame ha detto che «lo Zaire ha ucciso molte persone e ha distrutto molte proprietà con i suoi bombardamenti contro la città di frontiera di Cyangugu. Se lo Zaire ci combatte, combatteremo lo Zaire». Nella mattinata di ieri a Cyangugu centinaia di profughi sono stati visti venir giù dalle colline in direzione di Bukavu. I rappresentanti del Programma alimentare mondiale a Nairobi hanno riferito di attacchi di mortaio contro una postazione delle forze armate di Kinshasa a Rumangabo, 160 km a Nord. Ieri, dopo tre giorni, i 200 mila profughi hutu e zairesi che lo scorso fine settimana hanno raggiunto il campo di Mugunga, vicino a Goma, hanno ricevuto razioni di viveri dalle organizzazioni umanitarie. Di altre centinaia di migliaia di profughi non si hanno notizie, e non possono essere assistiti. Il Programma alimentare mondiale ha deciso di lanciare un ponte aereo per inviare derrate d'emergenza. Si provvedere con un C-130 di base a Rampala, in Uganda, ma bisognerà attendere il via libera delle autorità zairesi. Il 26 ottobre il Pam ha sospeso il ponte aereo su Bukavu, a causa del peggioramento delle condizioni di sicurezza; i continui combattimenti e saccheggi rendono problematica la ripresa delle forniture alimentari. Sempre ieri, il quotidiano governativo ugandese «New Vision» ha riferito di combattimenti anche al confine con l'Uganda. I ribelli tutsi avrebbero sopraffatto i miliziani hutu e le truppe zairesi conquistando la città di Bunagana. Il ministro degli Esteri Lamberto Dini ha inviato una lettera ai premier di Ruanda e Zaire per invitarli ad aprire un dialogo «sostanziale e tempestivo» attraverso il quale arrivare a una soluzione pacifica del conflitto. Nel messaggio si manifesta la disponibilità italiana perché al vertice mondiale della Fao di Roma, a novembre, «si possano tenere incontri a latere tra i leader interessati, per favorire il superamento della crisi» avviando trattative, [e. st.] Il presidente ruandese Pasteur Bizimungu il suo vice Paul Kagame ha rivolto ieri minacce allo Zaire [foto reuter] Un gruppo di profughi ruandesi di etnia hutu al confine con lo Zaire In primo piano una donna con un neonato [foto reuter]

Persone citate: Christophe Munzihirwa, Dini, Goma, Kagame, Lamberto Dini, Mondo Giusto, Pasteur Bizimungu, Paul Kagame