«Cerco sadico che mi torturi e uccida»

Sharon ha scritto «Non tornerò, non cercatemi e non cercate colpevoli Se il mio corpo non sarà ritrovato sappiate soltanto che sono in pace» Nel Maryland: la vittima convince l'uomo a strangolarla dopo averla seviziata per tre giorni «Cerco sadico che mi torturi e uccida» Una donna trova attraverso Internet il suo assassino WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Ci sono tanti modi per trovare la pace etema, se proprio lo si desidera. Ma Sharon Lopatka, evidentemente, desiderava un proprio particolare tipo di pace eterna e, soprattutto, voleva raggiungerla attraverso un percorso senz'altro originale, oltre che raccapricciante. Sharon, donna sposata di 35 anni dei suburbi del Maryland, dall'aria apparentemente paciosa, si è procurata attraverso Internet un uomo disposta a torturarla e ucciderla e ha pianificato assieme a lui l'ordalia alla quale è poi andata incontro spontaneamente, addirittura tradendone mia viziosa attrazione e un senso di malcelata liberazione. Ieri, alle fermate d'autobus sulla Main Street, la gente di Hampstead non parlava d'altro e, parlando di Sharon come la conoscessero, i cittadini di Hampstead si sentivano, forse per la prima volta, una comunità, per quanto ferita e inquietata da un fatto così strano. Il fitto traffico di pendolari sciamanti verso la statale n. 30, che collega la Carrai County a Baltimora, rafforzava questa sensazione di vicinanza, quasi di calore. Ma la domenica in cui scomparve Sharon, come tutte le domeniche a Hampstead, era desolata, senza neppure il conforto del traffico e dei pendolari. Berv Burley, una delle «vicine» di Sharon che ieri proclamavano di «non riuscire a credere a una storia così bizzarra», ha poi però confessato di vivere a tre chilometri dalla casa dei Lopatka e di averli conosciuti solo superficialmente. Non si diventa mai intimi nei suburbi. Sharon stava sempre in casa, anche perché lavorava da casa. La foto che è stata distribuita ai giornali la mostra bionda e indubbiamente grassa, ma con l'aria rubiconda di una persona più tormentata dalla gola che dai misteri. Ma Sharon era ima donna intraprendente. Da casa, con il computer, conduceva una doppia o tripla attività. Una delle sue tre «home page» nell'Internet, i suoi tre siti, si annunciava con l'intimazione «stop bere», fermatevi qui. In quella pagina Sharon offriva per 50 dollari di comporre annunci commerciali talmente efficaci che i suoi clienti sarebbero stati «letteralmente sommersi da un diluvio di ordinazioni». Cosa dava a Sharon la certezza di avere questa capacità di convinzione? Forse dei poteri occulti. 0 forse il servizio di aiuto medianico «online» che offriva in altri due siti, «I maghi sanno tutto» e «Dionne Enterprises», erano solo una furbata, una trovata per fare su un po' di dollari facili. Sta di fatto che Sharon, mentre il marito Victor era fuori al lavoro, passava la giornata davanti al computer, per condurre la sua attività ma anche, più recentemente, per scambiare messaggi con «Slowhand», manolenta. «Slowhand» era il nome elettronico usato da un certo Robert Glass, del Nord Carolina. Anche Glass aveva un sito nella World Wide Web, dove si poteva ammirare la foto di un signore sulla metà dei 40, distinto, con una folta barba da frate e occhialini di metallo da professore. Dal suo sito Glass, 45 anni parecchi dei quali passati come programmatore di computer negli uffici governativi della Catawba County, offriva a pagamento i suoi servizi di esperto del ramo. Da tempo aveva abbandonato il lavoro statale e, da un anno, da quando la moglie se ne era andata via portando con sé i loro tre figli, Glass era molto cambiato, stando ai vicini; era diventato una specie di recluso. Ma «Nancy», il nome usato da Sharon per comunicare con «Slowhand» attraverso la posta elet- tronica, doveva trovare quell'uomo estremamente interessante e le comunicazioni tra i due diventarono sempre più intime. La domenica in cui Sharon scomparve era il 13 ottobre. Nessuno dei parenti si preoccupò, perché lei aveva detto che sarebbe andata a trovare degli amici in Georgia. Questa era una scusa buona, appunto, per i parenti, perché Victor sapeva qualcosa di più: a lui Sharon aveva lasciato detto che non sarebbe più tornata. Victor aspettò una settimana a dare l'allarme sulla scomparsa della moglie, perché lei gli aveva detto che voleva essere lasciata in pace. Ma poi si risolse a chiamare la polizia, perché aveva intuito che quello non era un normale abbandono del tetto coniugale. Trovare Sharon, a quel punto, non è stato difficile; sono bastate poche ore, infatti. Il suo corpo era sepolto in una buca dietro la casa trasportabile di Glass, nello squallido sobborgo di Collettsville, vicino a Lenoir, nel Nord Carolina. Sharon era stata strangolata e, dentro la casa di Glass, c'erano ancora i suoi effetti personali. Glass non ha confessato l'omicidio, ma ha ammesso di essere andato a prendere Sharon la domenica prima alla stazione di Charlotte e di avere poi passato con lei tre giorni. Il modo in cui la polizia è arrivata alla scoperta del cadavere e dell'assassino, cioè il ritrovamento del carteggio elettronico, ha però rivelato l'aspetto più inquietante di tutta la vicenda. Nei messaggi elettronici che si scambiavano «Nancy» e «Slowhand» avevano pianificato d'accordo quell'epilogo, che si sarebbe dovuto produrre dopo tre giorni di torture sessuali. David Flaherty, il district attorney a cui è stato affidato il caso, non ha voluto rivelare i dettagli delle torture alle quali Sharon aveva pianificato di sottoporsi nei suoi ultimi tre giorni di vita. «E' roba volgare, linguaggio sgradevole», ha detto soltanto. Ma è stato rivelato il messaggio finale che Sharon ha lasciato a Victor prima di abbandonarlo: «Non tornerò, non cercarmi, non cercare alcun colpevole. Se il mio corpo non sarà mai ritrovato, non preoccuparti. Sappi soltanto che io sono in pace». Amen. Paolo Passarmi Lei 35 anni, sposata, offriva servizi da «medium» Lui 45, separato, programmatore di computer: hanno pianificato tutte le fasi del rituale Sharon ha scritto «Non tornerò, non cercatemi e non cercate colpevoli Se il mio corpo non sarà ritrovato sappiate soltanto che sono in pace» Sharon h«Non torncercatemcercate coSe il mio non sarà sappiate sche sonoprogrammatorgli uffici goverwba County, oto i suoi servizmo. 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Luoghi citati: Baltimora, Georgia, Maryland, Washington