Caccia al killer per un motorino
Caccia al killer per un motorino Caccia al killer per un motorino Identificato il giovane che ha sparato a Genova GENOVA. Ha un volto e un nome l'assassino di Gianluca Traverso, il giovane di 23 anni ucciso lunedì sera per strada con un colpo di pistola al cuore, due giorni dopo una lite per il posteggio di un motorino. Lo cercano a Genova e in Calabria, regione d'origine della famiglia, dove potrebbe essere riuscito a fuggire con l'aiuto di un complice, forse il fratello. Ha 19 anni, il padre pregiudicato, la passione per le armi, qualche precedente per oltraggio e problemi caratteriali sfociati, recentemente, anche in un tentato suicidio. La sua identità per il momento non viene resa nota, anche se ormai, grazie alle numerose testimonianze del delitto, avvenuto nell'ora dello «struscio» nel centro di Sestri', l'intera delegazione del Ponente genovese sa di chi si tratta. La scelta del segreto da parte degli inquirenti è motivata dalla prudenza: sconvolto, violento e armato, il giovane killer costituisce una «mina vagante» ad alto po- tenziale esplosivo. Non è escluso, però, che i familiari convincano l'omicida a costituirsi. I serrati interrogatori dei testimoni hanno confermato l'incredibile realtà di un omicidio maturato per un banale litigio tra gruppi giovanili apparentemente «normali»: non bande metropolitane organizzate di teppisti, ma compagnie di una periferia un po' paesana dove si insegue il mito del jeans firmato e l'atteggiamento da bullo segna la leadership nella tribù. I «compagni» dello sparatore sono apparsi annientati dall'episodio che li ha ricondotti in una dimensione di violenza reale, di sangue, dolore e morte. La maschera da telefilm si sgretola e dietro appaiono sparuti e singhiozzanti i volti di giovani disoccupati, piccoli operai, studenti «in parcheggio». Piangevano i bulletti interrogati dagli inquirenti, lunedì sera, quegli stessi bulletti che avevano l'abitudine di far da spalla gradassa al giovane «balordo». Gli avevano fatto da piccola corte anche sabato sera, quando Gianluca Traverso, calciatore dilettante, ragioniere disoccupato che si arrangiava consegnando pizze a domicilio, aveva fatto le sue rimostranze per questioni di viabilità tra auto e motorini. Era nata quasi una rissa, poi, il giorno dopo, la «rappresaglia» con l'incendio di una motoretta. Alle proteste di Gianluca Traverso, la risposta strafottente dell'antagonista che non voleva «perdere la faccia» e poi, maturata nel rancore, la decisione di un ultimo scontro. Così, lunedì alle 18,30, in piazza Ranco si ferma una «Polo». Scendono alcuni giovani che cercano Gianluca e i suoi: facile incontrarsi in pieno centro nell'ora di punta del passeggio. I gruppetti si fronteggiano, Traverso chiede i danni per il motorino bruciato, l'altro risponde in malo modo, minacciando più forti ritorsioni. «E ora che vuoi fare, tirare fuori un coltello?» gli dice Gianluca. L'altro gli spara al torace con una 7,65 e fugge a piedi, con almeno un complice. Il fratello della vittima, Gianluigi, ha saputo del delitto dalla tv. La fidanzata ha chiamato l'agenzia Ansa chiedendo la conferma del nome: quando l'ha saputo, è scoppiata in singhiozzi. La madre di Gianluigi è stata colta da malore all'ospedale dove il figlio è arrivato privo di vita' Il padre, Gianmario, operaio del porto in pensione, si è chiuso in un dignitoso, cupo dolore. Alessandra Pieracci Gianluca Traverso ucciso l'altra sera in una strada di Sestri Aveva 23 anni
Persone citate: Alessandra Pieracci Gianluca, Gianluca Traverso, Traverso
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