INFORMAZIONE E PARTITI

Si riapre la ferita tra l'Unità e il pds INFORMAZIONE E PARTITI Appena chiuso il «caso» D'Alema, scoppia la querelle con il ministro Napolitano Si riapre la ferita tra l'Unità e il pds Una nuova polemica per i «charter degli immigrati» ROMA ON trova pace il fortino dell'Unità assediato dal pds, partito di sinistra e di governo, nonché proprietario del quotidiano. Nel giorno in cui D'Ai aa chiede scusa per le battute riportate dalla stampa (crollo di vendite da quando il direttore non è più lui), il «giornale fondato da Antonio Gramsci» oggi diretto da Peppino Caldarola ospita un'ennesima polemica: questa volta col ministro dell'Interno Giorgio Napolitano e col responsabile Giustizia del pds Pietro Folena. Entrambi risentiti per l'articolo del vicedirettore Marco Demarco, che in prima pagina invitava la sinistra a «non salire sui charter» coi quali il capo della polizia Masone propone di rimpatriare a forza gli immigrati clandestini. E la pagina due del quotidiano si affolla di lettere di scuse, precisazioni, dissenso. «I diritti del clandestino vanno tutelati ma, una volta decisa l'e¬ spulsione, deve essere garantita la sua effettività», scrive Folena. Mentre Napolitano risponde con un vero e proprio articolo in cui, piccato per l'accusa di affrontarrla complessa questione imrnmigrati «prendendola per la coda», precisa il suo pensiero. «Ma attenzione avvisa - vista da sinistra, e da una sinistra di governo, quella che risul¬ ta davvero non accoglibile è la sottovalutazione dei rischi di un afflusso caotico». Demarco peraltro resta della sua opinione. E oggi replica a sua volta con un nuovo articolo. «Apprezzo l'estrema correttezza di Napolitano», premette il vicedirettore vicario. Ma poi va giù duro: «Detto questo, considero quella dei charter una questione di principio: è la filosofia francese, bocciata dal mondo intero». Il pds, alla fine si torna sempre lì. Ai rapporti;-col partito, che oggi è anche una parte del governo, e col suo segretario che non ama i giornali. «Quella con D'Alema è una questione chiusa, come dimostra anche l'ultima lettera» taglia corto Caldarola. Quanto a Folena e Napolitano, il direttore ininimizza: «Considero giusto l'articolo di Demarco, l'immigrazione è un grosso problema, lo approfondiremo sentendo anche altre opinioni». Resta il fatto che il giornale del pds non perde occasione per polemizzare col partito-editore. Ma anche questo Caldarola lo considera «normale». «Può capitare, è capitato», ammette, e cita i casi della Rai e le critiche ai nuovi vertici dei servizi segreti. Insomma: «La polemica c'è, ma non ci risulta faccia parte di un contenzioso». Poi aggiunge: «C'è stato un tempo in cui il dibattito col pei era infinito e tutto ideologico. Ora si guarda alle singole questioni. Siccome siamo persone pensanti, quando non siamo d'accordo lo diciamo, ma mica facciamo scomuniche. Del resto, nessuno ci chiede di essere megafoni del partito». Demarco va anche più in là: «E' proprio il fatto di non essere mega¬ foni né giullari che ci consente di essere poi d'accordo su altre cose: come è capitato con la critica alle pensioni baby o la revisione del Welfare». Per Demarco la fase di oggi, col pds al governo, anzi, è anche più interessante: «Tocchiamo con mano quanta demagogia si faceva quando eravamo all'opposizione. Siamo meno condizionati, più laici». Alberto Leiss, inviato del politico, forse anche sull'onda dell'agitazione di ieri scatenata dalle voci, poi rientrate, di un ridimensionamento dell'organico, è meno entusiasta: «L'autonomia dal partito, che abbiamo sempre difeso con le unghie e con i denti, è una vecchia storia. Ma ci'sarebbe la strada di diventare uri giornale ancora più aperto, con l'ingresso, accanto al pds, di altri soci, sul modello di Le Monde. Se si avesse il coraggio». Maria Grazia Bruzzone terei cometa»- I (amento <Jei consti questi aspetti •uttoilBunindisj i merci di comraoe diamanti Loro male e i diamanti Mio Zaire centrate iato anche mi ione grondi ed «rtaanjqueslobancheUO -entrisi smistamen.ll'AInca. La droga tentale, da Kinsha- tì di ogni «I» « P?1 •mbractenonsia , ma anche air°ri- i^iialialuuaviadi D'Alema e 1 uraut potuto ptenderevewwcK' q sinceta. SegV. ultimi giorni- 3aCctaduio. Non era rUnicft venerdì scorso a estera con ,umJa cc^*Ì „on ho quasi alcuni collegM - d cut per grezza ,-ovaU) traccia sui giomai ad uno scombro di batnttó su valorlZZare ,à Con l'intento d dtenere sp(.rienza (con qualche eoi si)Ja m« ^ £^ miei W più esclusa-Vi fin passalo conta» Idi e del Ruanda ed lanno avuto insp» L0 di Buiumbura [un porto franco per ^«levano indù- Colgo IWWB« Celiente con cut ha giornale perii ^«gffc Oriente.^ ****** mm*** Con amicizia. La lettera di Massimo D'Alema apparsa ieri sull'Unità A destra il direttore Caldarola

Luoghi citati: Roma, Ruanda