Sentimento del tempo nella Lettera di Guccini di M. V.

Per radio la prima canzone dell'ultimo lp Per radio la prima canzone dell'ultimo lp Sentimento del tempo nella Lettera di Guerini SANREMO. Ogni tanto, si arriva a ringraziare che esista la promozione dei dischi. Per motivi di marketing, è stata lanciata ieri in radio una nuova canzone di Francesco Guerini nella quale egli rivisita con pacato furore poetico la propria esistenza: s'intitola «Lettera» e sarà contenuta nell'album intitolato «D'amore, di morte e d'altre sciocchezze», nei negozi dal 12 novembre prossimo. Anche se sembra sempre un ragazzone, dall'alto del suo metro e 94 di altezza, con la barbona e i maglioni e una giovanissima compagna, Francesco ha 56 anni. Ce lo ricordano non la sua figura né il suo carattere, ma il testo di «Lettera», di rara intensità: pare destinato alle nuove antologie scolastiche, pervaso com'è da un senso di malinconia struggente pei- il sentimento del tempo che passa, reso attraverso la metafora delle stagioni: «Appassiscono piano le rose/ Spuntano a grappi i frutti del melo/ Le nuvole in alto van silenziose/ Negli strappi cobalto del cielo/ Io sdraiato sull'erba verde/ Fantastico piano sul mio passato/ Ma l'età all'improv¬ viso disperde/ Quel che credevo e che sono stato». E ancora: «Ma il tempo, il tempo chi me lo rende/ Chi mi dà indietro quelle stagioni/ Di vetro e sabbia, chi mi riprende/ La rabbia e il gesto, donne e canzoni/ Gli amici persi/ i libri mangiati/ La gioia piana degli appetiti/ L'arsura sana degli assesati/ La fede cieca in poveri miti?». Nei giorni scorsi, alla Rassegna Tenco, il cantautore aveva anticipato dal vivo altri due brani che sono un autentico ruggito d'artista. Il primo, «Canzone delle colombe e del fiore», è una metafora sulle gioie dell'amor carnale («Quando ridi e quando parli mi si gonfiano mille vene»); il secondo, «Quattro stracci», costituisce invece l'amaro bilancio di una grande storia d'amore finita a pesci in faccia, ed è una specie di «Eskimo» sulla maturità. I versi recitano: «E guardo fuori dalla finestra/ Cancellarmi è tutto quel che fai/ Ci vuole scienza, ci vuol costanza/ Ad invecchiare senza maturità». Se gli artisti veri mettono la loro vita dentro le canzoni, quella di Guccini è davvero un libro aperto. [m. v.]

Persone citate: Guccini, Guerini, Tenco

Luoghi citati: Sanremo