Quel che accadde dopo Gli ex militanti Ortoleva,Manconi e De Luna «Le scelte successive non c'entrano con Lc » di M. As.
Quel che accadde dopo Quel che accadde dopo Gli ex militanti Ortoleva, Manconi e De Luna «Le scelte successive non c'entrano con Le» MA perché ci si interroga tanto su che fine hanno fatto gli ex di Lotta continua e non quelli di altre formazioni, come Avanguardia operaia e il Manifesto?». Peppino Ortoleva, storico, che l'e sperienza di Le se l'è fatta tutta fra Torino e Roma, non ci sta: «A un certo punto abbiamo considerato esaurite le ragioni del nostro movimento e ognuno ha ripreso la sua libertà personale. I sette anni di Le sono un pezzetto di vita, molto importante dal punto di vista psicologico e formativo, ma quantitativamente abbastanza limitato: quel che è successo dopo non può essere ricondotto a quella fase. Io mi sento corresponsabile delle cose avvenute fino al '76, compresa la vicenda Sofri; dopo quella data posso essere molto solidale personalmente con i miei compagni di allora, però non mi sento corresponsabile delle loro scelte». Un altro ex come il sociologo Luigi Manconi, oggi senatore dei Verdi, uscito dal movimento appena prima di Fdmini, concorda: «Tutte le diaspore producono esiti non solo contaddittori ma divaricati, spesso in maniera lacerante. Le corrisponde per la gran parte dei suoi aderenti alla fase della adolescenza e della giovinezza, quando si viveno con più intensità e radicalità le esperienze di formazione. Le biografie successive possono prendere percorsi estremamenti differenziati: di quelle fasi così intense resta una memoria comune e dunque anche affetti condivisi, non necessariamente opzioni culturali e tanto meno scelte politiche. E' ciò che spiega la persistenza della cosiddetta lobby di Le, che è in realtà la condivisione di ricordi e di passioni, di dolori e di lutti più che di amicizie o di frequentazioni». La lobby di Le? Lo storico Giovanni De Luna, militante a Torino fino al '76, nega: «Molte esperienze forti dal punto di vista esistenziale strutturano identità, appartenenze a cui si rimane inchiodati per tutta la vita: pensate all'antifascismo, all'azionismo. Chi ha condiviso certi momenti non li dimentica mai, ma questo non c'entra niente con la diversità dei percorsi individuali successivi. Piuttosto bisogna riflettere meglio su quel che accadde a Rimini: lo scioglimento di Le ha una carica esemplare, non riguardava solo il nostro movimento ma i nodi cruciali dell'identità della sinistra. Non averlo capito è stata una grande occasione mancata». [m. as.]
Persone citate: De Luna, Giovanni De Luna, Luigi Manconi, Manconi, Ortoleva, Peppino Ortoleva, Sofri
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