La finanziaria cambia volto e metodo Dai sindaci disco verde alla semestrale Gemina

La finanziaria cambia volto e metodo La finanziaria cambia volto e metodo Dai sindaci disco verde alla semestrale Gemina La nuova holding industriale (Hpi) fattura 2950 miliardi (111 di utile) MILANO. Quattordici pagine, le più attese, che chiudono le 166 della relazione semestrale più lunga e dettagliata nella storia di Gemina. Sta qui, in queste 14 pagine firmate dai tre sindaci della società, il presidente Luigi Guatri, Lionello Jona Celesia e Marcello Guido, il via libera al bilancio di metà '96, quello che per Gemina vuol essere il punto di non ritorno: chiariti i «buchi neri», Gemina cambia metodo e faccia. Cambia al punto da sdoppiarsi: da una parte una nuova holding (la Hpi) industriale - di cui, su invito della Consob, viene fornita una radiografia aggiornata al 30 settembre: 2.952 miliardi di fatturato, ultile operativo di 176 e utile netto di 111 miliardi per Fila, Gft, Rcs - dall'altra la vecchia Gemina, holding finanziaria e immobiliare. Questo il futuro prossimo (a fine novembre l'assemblea straordinaria deciderà la scissione) ma, intanto, era indispensabile far tabula rasa sul passato. E se agli aspetti penali stanno pensando i pm del pool Mani pulite, l'operazione trasparenza ha riguardato il nuovo vertice, il presidente Giorgio Rossi, l'amministratore delegato Paolo Sabatini che, ieri, dopo mesi di lavoro, hanno avuto l'ultimo via libera, quello dei sindaci: la semestrale è ok. Non era un semaforo verde scontato. Anzi, aderendo ai più recenti inviti della Consob che pretende maggior rigore nei controlli da parte dei sindaci (non a caso, per fare l'esempio più clamoroso, i sindaci hanno pubblicamente bacchettato l'Olivetti), Guatri e i suoi colleghi hanno esaminato con lenti particolari le carte presentate dal consiglio d'amministrazione. E, di fronte ad alcuni dubbi, hanno chiesto anche consiglio a uno studio lega- Giorgio Rossi le e alla Reconta Ernest Young. Il risultato è stata una promozione della semestrale con qualche riserva. Tre i temi affrontati dai sindaci Gemina. 1) Le iniziative prese dal nuovo vertice per ripristinare le condizioni di chiarezza e di trasparenza della gestione. 2) Le osservazioni richieste dalla Consob su alcuni fatti censurabili. 3) Le osservazioni sul bilancio semestrale. Sul primo punto i sindaci hanno sostanzialmente promosso i nuovi amministratori: hanno preso o stanno prendendo, si spiega, quei provvedimenti che lo stesso collegio sindacale aveva ritenuto necessari per dare il via libera al bilancio '95. Si tratta, in sintesi, della riscrittura del bilancio consolidato compresa Gemina Capital Markets (resa possibile dalle verifiche dalle quali non sono emersi fatti che «possano inficiare lo stato patrimoniale» e dall'accantonamento approvato dai sindaci - di 70 miliardi per far fronte a potenziali oneri finanziari, del comple tamento del sistema di auditing, della cessione di alcune controllate del sistema finanziario. I fatti censurati riguardano operazioni avvenute prima del '96: l'operazione Miscadata, Corbian e Fergusson, Andrea Cretese e Dame Invest, per le quali, si legge, sono possibili «iniziative di recupero». In più i sindaci avanzano dubbi (riservandosi di decidere cosa fare) sul finanziamento della Gei'actor alla Satinine (società dell'ex senatore de Usellini) su cui stanno indagando i giudici. Non sono invece un fatto censurabile le somme pagate agli ex dirigenti Latini, Schneeberg e Vitali (11,2 miliardi di liquidazione) per le quali, si legge, «non è compito del collegio sindacale esprimere giudizi sulla convenienza delle decisioni della società». [a. z.] ckbn Giorgio Rossi

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