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«F solo un primo passo» «F solo un primo passo» I movimenti cattolici: adesso si arrivi alla condanna totale UNA SCELTA SOTT'ESAJV&E PCITTA' DEL VATICANO AX Christi», una delle organizzazioni che più mostrano sensibilità in campo cattolico verso il problema della violenza, esprime «soddisfazione» per questo ulteriore spostamento di tendenza. Dice Toni Dall'Oglio, segretario di «Pax Christi» ; «E' fondamentale vivere il rifiuto di ogni violenza, stigmatizzare la violenza come male in sé, e fare in modo che non riceva una veste etica a seconda di chi la perpetua. Per questo motivo ci siamo schierati, a suo tempo, contro la formulazione del testo sulla pena di morte nel catechismo unico della Chiesa Universale del 1992». Ma le cose si stanno muovendo, e, dice Dall'Oglio, «lo spostamento era già visibile in realtà nel catechismo per gli adulti della Conferenza Episcopale Italiana. Questa crescita significa che la strada della profezia ha un valore e un'efficacia, anche se in realtà in questo caso la profezia non sarebbe necessaria, perché il Vangelo ha parole molto nette sull'omicidio, da qualunque parte venga compiuto». Gianni Novelli, del Cipax (Centro Interconfessionale per la Pace) pensa che la modifica, per quanto piccola, «sia molto positiva, anche se l'obiettivo è quello di una esclusione totale della pena di morte». Ma Novelli registra che in questo campo «esiste una linea di tendenza costante, da un documento all'altro, verso una progressiva eliminazione delle possibilità di applicazione della pena di morte». Quello che il Cipax si augura, e chiede, è che si passi adesso «alla prassi e alla pressione, specialmente in quei Paesi, come gli Stati Uniti, dove la pena di morte è sorgente di contraddizione e di sofferenza». C'è da tempo una sensibilità che sta maturando, nella Chiesa, «verso l'abolizione totale dell'idea di pena di morte, e anche il Papa d'altronde se ne è fatto eco e interprete». [m. tos.]