Il made in Italy seduce New York

Dolce & Gabbana presentano invece i loro modelli anche su Internet Dolce & Gabbana presentano invece i loro modelli anche su Internet Il mode in Ituly seduce New York E i vip affollano la sfilata di Versace NEW YORK. Nel palazzetto di Moschino, tra Madison e la 68" strada, alle otto di sera comincia l'asta a favore dei bambini nati con l'Aids. Nel caos di musica, voci, rumori, colori, odori, Geraldine Nager di Sotheby's chiede il silenzio. Non riesce a zittire i coloratissimi ospiti, ma l'asta comincia lo stesso. E in mezz'ora, 20 opere di artisti contemporanei, più o meno conosciuti, incassano 140 mila dollari. Il vaso di porcellana di Sèvres «Juliette», di Ettore Sottsass, va via per 2500. La foto «Condoms» di Oliviero Toscani, valutata 1000 dollari, nessuno la vuole. Ma alla fine, un eroe la compra per 800. La settimana della moda a New York è anche questo. Ma molto di più. Le sfilate ufficialmente sono cominciate sabato scorso, ma gli abiti, che compaiono in passerella, sono solo un pretesto. C'è una gran corsa a chi ha l'idea più originale per fare accendere i riflettori su di sé. A chi si accaparra per il proprio défilé i personaggi più famosi del momento. Come se i vestiti non fossero abbastanza attraenti. Il tendone bianco di Bryant Park, sulla Sesta Avenue, all'angolo con la 42a strada, è assediato da una folla nera. Aspettano tutti di entrare in questo olimpo, a vedere gli «dei». Qualcuno c'è, ma è sommerso da grappoli di fotografi. Sono Mira Sorvino, il suo regista Woody Alien, tenuto per mano dalla piccola Soon Yi, l'allampanato Hugh Grant con Elizabeth Hurley, Bianca Jagger. Le luci si spengono e comincia la sfilata di Versus, la «linea giovane» di Versace. Jersey, rasi, righe, fiori, blu, beige. E poi un abito con taglio impero, un altro, sempre di seta con volant sulla schiena. Un ragazzone biondo in abito blu, con ciabatte, tipo bagnino. E ancora tubini di jersey al ginocchio, minigonne all'inguine. E fiori, strisce, rasi, giallo, ocre, blu. Il leitmotiv di jersey, volant, sottovesti e canottiere ritorna ossessivo in toni diversi. Beige e verde bile, raso grigio e rosa, bordeaux e oro. La musica cresce, il disagio pure. Sfilata italiana numero due è quella di Dolce&Gabbana, che hanno intenzione di rivoluzionare le loro strategie e mandano in onda la sfilata via Internet. Basta usare l'indirizzo http://www.fashionmall.com. per vedere da qualsiasi parte del mondo 20 minuti di sfilata con tutti i modelli della nuova collezione. Disegni e linee giapponesi, zatteroni di legno, chiffon di seta e di viscosa, crochet, stampe, sia con righe di sbieco che con grandi fiori. E poi trasparenze, colori pastello, ma polverosi: dal beige al marrone, al grigio perla, al verdino, al celeste e al rosa, sono le caratteristiche di questa «seconda linea», nata solo tre anni fa. D&G feste non ne fanno. In compenso, ci pensano gli altri. Gimmo Etro, per esempio. Ha inaugurato pure lui il palazzetto su Madison con un cocktail. I quattro piani di scale tappezzati di quadri scricchiolano sotto i passi degli ospiti. Al piano terra un quartetto, relegato in un angolo, suona arrangiamenti rock per viola, violino e violoncello. Sembra musica di Pergolesi e, invece, è Led Zeppelin. Nel frattempo caviale, lattuga e champagne vengono presi d'assalto da un pubblico esausto da questa maratona, che gira distratto tra i magnifici tessuti a disegni cachemere, incorniciati da 20 costumi del '700, di cui 12 della collezione Nureyev. Alle otto la festa, implacabile, continua «downtown». Etro manda 500 inviti a cena nel suo loft di TriBeCa (Triangle Below Canal). I tre ascensori del vecchio palazzo vengono stipati di una folla eterogenea. E la casa all' 11° piano accoglie di tutto. Attori di serial, modelle e ragazzotti stralunati. E' minacciata, come specchietto delle allodole, pure la presenza di Mei Gibson e di Sigourney Weaver. E la guerra a colpi di palazzi su Madison continua. Oramai, i 20 isolati doc della strada più elegante di New York sono regno degli stilisti italiani. Il gelo di Armani, all'angolo della 65" strada, viene riscaldato dal luccichio del suo dirimpettaio Valentino. Le colonne corinzie di Versace, che ha battezzato con una festa l'altra sede neoclassica sulla Quinta Strada, vengono riequilibrate dalla pulizia di linee di Krizia, il finto antico di Etro nel prossimo autunno sarà riscattato dall'essenzialità di Dolce&Gabbana. E Moschino darà un tocco surreale al tutto. Fiamma Arditi Tra cocktail e feste Moschino scommette su un'asta benefica per raccogliere fondi a favore dei bambini malati di Aids Gianni Versace: i modelli della collezione «Versus» sfilano a New York Due modelle sfilano con la nuova collezione di Versace

Luoghi citati: Jersey, Madison, New York, Sèvres