Vendetta della vedova-jazz di Paolo Passarini

OGGI Sue Mingus ruba e distrugge le cassette pirata con i brani del marito Vendetta della vedova-jazz LWASHINGTON A prima volta fu nel '91, a Parigi. La bella signora sulla sessantina, con i capelli alla Andy Warhol, tinti di biondo, la faccia scavata e il maglione nero da intellettuale, sfilò lentamente, in un modo esibito, davanti alla cassa del più grosso negozio di musica della città con tre «compact» in mano e senza fermarsi per pagare. Il gestore la fece bloccare da una guardia e disse: «Adesso devo chiamare la polizia». «Naturale, faccia pure - rispose calma la donna.- E già che c'è, per favore, chiami anche i giornali di Parigi, la televisione e la rivista di jazz "Tempo", così posso far vedere a tutti che vendete musica rubata». Si diverte ancora da morire Sue Mingus a raccontare la faccia che fece il gestore, quando, dopo questa sua uscita, spiegò chi era e fece vedere che in mano aveva tre «compact» di Charlie Mingus, la leggenda del jazz, che fino al '79 fu anche suo marito. Naturalmente la polizia non venne chiamata e Sue potè portare con sé i «compact» senza pagare un lira e con tante scuse. Da allora, Sue ha recuperato in tutto il mondo una buona parte della musica «pirata» del marito, cioè riproduzioni non autorizzate in evasione dei diritti d'autore. E si prepara alla botta finale. Anzi è già quasi pronta. La signora Mingus sostiene che in media, nei negozi, una cassetta su tre è di contrabbando. Così ha fondato una casa discografica, la «Revenge Record», dischi della vendetta, che ripubblica la musica recuperata e la vende sottocosto. Se una parte della musica pirata è stata già eliminata direttamente dal mercato dalla signora Mingus, l'altra uscirà di mercato per la concorrenza spietata della «Revenge». E entro il '97, l'anno delle celebrazioni del grande contrabbassista a New York, la vendetta sarà compiuta. Paolo Passarini

Persone citate: Andy Warhol, Charlie Mingus, Mingus

Luoghi citati: New York, Parigi