In Abruzzo gratta e vinci un giallo milionario
In Abruzzo In Abruzzo Gratta e vinci Un giallo L'AQUILA. Un giallo su una presunta vincita da un miliardo di lire al «Gratta e vinci» sta animando la popolazione di Sulmona, vicino a L'Aquila, dopo la notizia riportata ieri da un giornale locale. Una donna di 40 anni, Annella B., avrebbe strappato un biglietto fortunato, grattato con troppa veemenza, tanto da far sparire persino l'immagine sotto la patina dorata. La donna, però, poi ha avuto un dubbio e, ricomposto il biglietto recuperando i frammenti in cui l'aveva distrutto, si è rivolto al titolare del bar-tabaccheria dove lo aveva aquistato. Quest'ultimo si è insospettito del fatto che, pur «grattato» male, il biglietto non presentasse gli aloni relativi ad almeno una o più figure. Di qui il dubbio, prospettato alla cliente, che potesse trattarsi di un biglietto vincente, composto di una sola figura: l'asso di denari, appunto, che da solo al centro vale ben un miliardo. Su consiglio del rivenditore, la donna si è recata prima a Pescara e poi a Roma, tramite un legale, per far accertare questa ipotesi. Ma né la donna, né il rivenditore sanno se sotto quella patina dorata ci fosse davvero l'asso di denari, il sogno delle migliaia di persone che ogni giorno grattano un tagliando alla ricerca della vincita che può trasformare la vita. Entrambi non hanno fornito riscontri che potessero avvalorare la loro tesi, mentre anonimo è rimasto il legale al quale sarebbe stata affidata la vicenda. Annella B. ha raccontato di aver giocato in seguito a un sogno premonitore durante il quale le sarebbe comparsa la zia morta tempo fa. «Mi aveva detto - ha spiegato la donna che sarei dovuta andare dal prete, don Luigi, morto anch'egli, per prendere i biglietti per un viaggio. Nel sogno feci quanto mi disse la zia e quando arrivai dal parroco, don Luigi mi disse: "Ti voglio dare la fortuna, compra dieci biglietti"». [r. ett.)
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