Guerra del greggio sulle alture del Golan

Guerra del greggio sulle alture del Golan MEDIO ORIENTE Netanyahu autorizza prospezioni petrolifere Guerra del greggio sulle alture del Golan TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Sotto alle contese alture del Golan giacciono ricchi pozzi petroliferi. E' quanto stima la società israeliana per le ricerche petrolifere Hanal che si accinge ad investire 8 milioni di dollari in una trivellazione sotto al fiume Zavitan, dove sospetta siano celati 2 milioni di barili di greggio. Secondo il quotidiano Haaretz, il premier Benyamin Netanyahu ha autorizzato di recente i lavori di scavo, senza consultarsi con i comandanti dell'esercito che temono che la realizzazione del progetto provochi una escalation con la Siria. Da due mesi nella zona la tensione militare attorno al Golan è nettamente cresciuta in seguito alle minacciose dichiarazioni di Netanyahu nei confronti di Damasco, seguite da altrettanto minacciosi spostamenti di truppe scelte siriane dalla zona di Beirut verso Sud, alle pendici del monte Hermon (che dal 1967 è in mani israeliane). Nella zona i guerriglieri filoiraniani Hezbollah provvedono a mantere alto un livello endemico di violenza conducendo quotidianamente due-tre attentati contro le forze israeliane che presidiano la cosiddetta fascia di sicurezza. Ieri due militari israeliani sono morti nel Libano del Sud ed altri cinque sono stati feriti dall'esplosione di quattro ordigni telecomandati deposti dai guerriglieri filoiraniani presso l'avamposto di Ayshye. Incidenti del genere sono destinati a restare limitati: ma un attentato in grande stile - avvertono gli analisti - rischia di provocare una grande operazione militare israeliana e, in prospettiva, imo scontro con la Siria. Nelle ultime settimane giungono a Gerusalemme da Damasco avvertimenti seri. L'ultimo in ordine di tempo è quello di un Si moltle vocblitz prdelle di Da plicano di un ventivo ruppe masco «alto funzionario governativo» siriano (qualcuno pensa al ministro della Difesa Mustafa Tlass) che ha detto a un giornalista israeliano al seguito del presidente Jacques Chirac che i recenti spostamenti di truppe siriane non hanno carattere offensivo. Ma qualora i negoziati di pace israelo-siriano non riprendessero - ha avvertito il funzionario - la Siria è pronta anche alla guerra. «Siamo consci di dover pagare un duro prezzo - ha concluso - ma possiamo infliggere ad Israele danni pesanti». La Siria dispone di 600 missili terra-terra, di cui almeno 60 Scud-C in grado di colpire le principali città israeliane e di montare testate chimiche. Di recente la Siria ha compiuto un lancio sperimentale di un missile Scud-C che è stato seguito con grande attenzione dagli esperti israeliani. Lungo il Golan i due eserciti hanno dunque ammassato truppe e condotto varie esercitazioni. Il momento più critico, dicono i dirigenti israeliani, potrebbe essere l'indomani delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Intanto la tensione è al massimo: due settimane fa, in seguito ad uno spostamento di truppe siriane, aerei da combattimento israeliani sono scattati in avanti per rendersi conto da vicino di cosa succedeva sul terreno. Nel comando della regione militare settentrionale a Safed (Galilea), si prospetta adesso l'ipotesi di un attacco a sorpresa siriano, magari di dimensioni limitate, sulla vetta del monte Hermon come già avvenne nel 1973. Altra ipotesi: che ad aprire le ostilità sia l'esercito libanese, con una mossa a sorpresa nella enclave cristiana di Jezzine, nel Libano del Sud. Non è escluso nemmeno un attacco missilistico sulle retrovie israeliane. Aldo Baquis Si moltiplicano le voci di un blitz preventivo delle truppe di Damasco

Persone citate: Aldo Baquis, Benyamin Netanyahu, Golan, Jacques Chirac, Mustafa Tlass, Netanyahu