Congresso a Rimini L'Arcigay «Sconfiggiamo i pregiudizi» di S. Tr.

Congresso a Rimini L'Arcigay «Sconfiggiamo i pregiudizi» Congresso a Rimini RIMINI. Omosessuali sul piede di guerra. Da oggi a domenica si tiene a Rimini il settimo congrosso dell'Arcigay: al centro della piattaforma c'è una proposta di legge contro la discriminazione omosessuale, una campagna contro la diffamazione e l'omofobia, la lotta per le unioni civili. E in questi giorni arriva in libreria un «Manuale dei diritti degli omosessuali» dell'avvocato Ezio Menzione, edito da Babilonia, con una prefazione di Stefano Rodotà, che spiega diritti e doveri di lesbiche e gay nel lavoro, vita di coppia, adozione, testamento, sieropositività. La Marsilio infine sta per pubblicare «I diritti degli omosessuali» di Fabio Omero, libro a metà fra il romanzo e saggistica. Sembra insomma che gli omosessuali italiani, o perlomeno gli oltre 60 mila aderenti all'Arcigay, siano decisi a dare una spallata per diventare cittadini a pieno diritto. Ma è ancora davvero discriminatoria la società italiana verso gli omosessuali? Franco Grillini, presidente nazionale dell'Arcigay, ne è convinto: «I comportamenti della cosiddetta maggioranza verso di noi sono ancora fortemente impregnati di un pregiudizio il cui nucleo forte sta nell'idea che l'omosessualità sia uno stile di vita sbagliato, deviante e porti a infelicità, a problemi con la famiglia, nei rapporti di relazione. Nel congresso, mettendo insieme la questione delle unioni civili con la lotta alle discriminazioni e all'omofobia, ritorna in campo la nostra ragione stessa di esistenza: fare in modo che questa società accetti l'idea di convivere nella diversità». Ci spieghi questa proposta di legge. «Come dieci anni fa, quando chiedemmo il riconoscimento delle famiglie di fatto, oggi vogliamo fare la stessa operazione sulla questione del razzismo omofobico. Che diventi un tema all'ordine del giorno e che la coscienza collettiva consideri l'omofobia altrettanto ripugnante quanto lo è il razzismo contro i neri e contro gli ebrei». Ma non le sembra un po' esagerato questo allarme antiomosessuale? «Ci soccorre la cronaca. Due giorni fa si è svolto il funerale di Cappelletti, il critico teatrale, omosessuale, ucciso a Roma. La discriminazione porta a questa violenza. E intanto l'omosessualità è ancora oggetto di forti attacchi da parte delì'Awenire o dell'Osservatore Romano. Non bastano gli omicidi. Ci voleva anche la levata di scudi del mondo cattolico. Non c'è bisogno di andare a trovare il licenziamento in fabbrica per capire che siamo in una situazione di esclusione». Come sarà articolata la legge antidiscriminazione? «La dobbiamo discutereal congresso. Dovrà contenere innanzitutto una modifica della legge Mancino antinaziskin, dove già sono severamente sanzionate discriminazioni o azioni razziste in base a nazione, sesso, etnia, religione, aggiungendo le parole "in base ad orientamento sessuale". E' una precisazione accolta nell'articolo 1 dello statuto della Cgil all'ultimo congresso. Allo stesso modo deve essere inserita nell'articolo 15 dello Statuto dei lavoratori. E' chiaro che una legge non basta per cambiare la società, ma è uno strumento, ha un valore simbolico, ha una funzione pedagogica». E poi ci sarà la campagna contro la diffamazione. «Dovrà essere simile a quella del '93 con lo spot pubblicitario del pompiere gay. Daremo vita a molte iniziative: convegni, mostre, dibattiti, interventi nelle scuole, nei consigli degli enti locali. E un nuovo spot pubblicitario». [s. tr.]

Persone citate: Cappelletti, Ezio Menzione, Fabio Omero, Franco Grillini, Mancino, Stefano Rodotà

Luoghi citati: Babilonia, Rimini, Roma