Testi al processo «Andreotti? Stesso sarto dei Salvo» di A. R.

Testi al processo «Andreotti? Stesso sarto dei Salvo» Testi al processo PALERMO. I rapporti tra i cugini Salvo e il senatore Claudio Vitalone sono stati ancora il tema delle quattro testimonianze rese ieri al tribunale di Palermo, dove si celebra il processo a Giulio Andreotti, accusato di associazione mafiosa. Il maresciallo Marco Poppi ha riferito che la sartoria Litrico, a Roma, era frequentata dai cugini Salvo, da Vitalone, da Giuseppe Cambria, da Tani Sangiorgi, genero di Nino Salvo, e anche da Giulio Andreotti. La difesa del senatore è intervenuta sostenendo che la sartoria era frequentata anche dal «bel mondo» romano ed internazionale e ha citato il tennista svedese Bjorn Borg. In aula è stata ascoltata Michela Griggi, moglie di uno dei piloti dell'imprenditore Maniglia che scomparvero, nel febbraio del 1978, con uno dei suoi aerei. La donna ha sostenuto che il magistrato che conduceva le indagini, Giuseppe Prinzivalli, adesso sotto accusa per mafia, l'avrebbe invitata a trasferirsi a Palermo dove un lavoro le sarebbe stato offerto proprio da Maniglia. L'inchiesta fu archiviata dopo sei mesi. Interrogato anche il senatore Forleo, ex segretario nazionale del sindacato di Polizia Siulp. [a. r.]

Luoghi citati: Palermo, Roma