Picchiano un barbone e gli danno fuoco di Alessandra Pieracci

Guarirà in venti giorni. Caccia ai teppisti tra le bande degli ultras del pallone Picchiano un barbone e gli danno fuoco Guarirà in venti giorni. Caccia ai teppisti tra le bande degli ultras del pallone Genova, l'uomo aggredito da un gruppo di giovani GENOVA. Un barbone picchiato, cosparso d'alcool e ridotto a una torcia umana da un gruppo di giovani: è successo mercoledì sera sulle alture alle spalle del quartiere di San Teodoro, a poca distanza dalle case. Umberto Passalacqua, 58 anni, ex marittimo, etilista con gravi problemi psichici, è ora ricoverato al centro ustionati dell'ospedale di Sampierdarena, con ustioni di primo e secondo grado in tutto il corpo, soprattutto al volto e alle mani. E' la prima volta che a Genova accade un episodio di così grave brutalità. Le indagini puntano ad alcuni giovani già segnalati per episodi di violenza, soprattutto tra i picchiatori da stadio. Umberto Passalacqua stava andando alla fermata dell'autobus quando ha incrociato un gruppetto di giovani che hanno cominciato a insultarlo. Credeva di essersene liberato salendo sul mezzo pubblico, ma lo hanno seguito. Se li è trovati di fronte una volta a «casa»: due muri diroccati con una coperta, cartoni, un fornelletto. Hanno cominciato a picchiarlo, poi gli hanno rovesciato addosso la sua bomboletta di combustibile e hanno appic- cato il fuoco. Ridotto a una torcia umana, il barbone si è rotolato per terra fino a spegnere le fiamme, poi è svenuto. Ieri mattina, sfigurato, gli abiti bruciati, si è trascinato fino a un bar dove di solito trova cibo e asilo. La proprietaria del locale, inorridita, ha chiamato un'autoambulanza. Il ferito ha raccontato: «Volevano crocifiggermi, poi mi hanno bruciato». A fatica gli inquirenti hanno ricostruito la sua sto¬ ria, la sua discesa verso l'alcool e i reparti psichiatrici degli ospedali, iniziata dieci anni fa dopo che la moglie l'aveva abbandonato. Piccolo, magro, Umberto Passalacqua è stato altre volte aggredito e derubato della pensione. Mesi fa, in preda a una crisi, aveva minacciato con un coltello il titolare di un albergo del centro: malridotto com'era, lo avevano disarmato e messo a letto. I medici dicono che ne avrà per 20 giorni, salvo complicazioni E dicono pure che forse non sarebbe in queste condizioni, di etilista e clochard, potenziale vittima dei nuovi barbari, se in passato fosse stato curato in strutture adeguate. «Non li conosco, erano giovani ha detto Passalacqua ai poliziotti in un momento di lucidità -. Io li perdono». Il suo racconto, pur frammentario e in certi punti poco chiaro, non è mai risultato contraddit- torio. Qualche dubbio rimane, però, perché non è stato ancora possibile trovare il luogo preciso dell'aggressione e la bomboletta di combustibile: l'ipotesi alternativa al tentato omicidio è quella dell'incidente, che poi Passalacqua, stremato dal dolore, dagli incubi e dal freddo, avrebbe trasformato in un'allucinata fantasia. Alessandra Pieracci «Volevano anche crocifìggermi Ma io li perdono» Umberto Passalacqua

Persone citate: Mesi, Passalacqua, Umberto Passalacqua

Luoghi citati: Genova, San Teodoro