Nullatenente per il 740 ma con castelli e tenute

Nullatenente per il 740 ma con castelli e tenute Nullatenente per il 740 ma con castelli e tenute IN LOMBARDIA IMILANO NGENTI proprietà immobiliari, castelli, palazzi d'epoca, tenute agricole e conti correnti miliardari. Questo il patrimonio reale di Alfredo Signorelli, 73 anni, reddito denunciato: 17 milioni, frutto della pensione. Signorelli è ora in carcere con l'accusa di violazione delle leggi fiscali e tentata corruzione di un finanziere al quale aveva offerto 50 milioni per bloccare una verifica nelle sue aziende. Ma il caso del pensionato miliardario è solo la punta dell'iceberg dell'inchiesta condotta dalla Guardia di finanza di Bergamo e Milano. Che in due anni di indagini ha portato a un arresto e 243 denunce per evasione fiscale. L'ammontare dell'evasione è da brivido: 765 miliardi di redditi non sottoposti a tassazione, 240 miliardi di violazione dell'Iva, 90 miliardi di emolumenti in nero, 54 miliardi di contributi Inail ed Inps evasi. In più i controlli che hanno interessato soprattutto il settore edile hanno portato alla scoperta di 2195 lavoratori irregolari e di 70 evasori totali o paratotali, visto che denunciavano meno del 50% dei loro redditi. Tra i reati contestati dal magistrato di Bergamo Vittorio Masia c'è anche l'associazione per delinquere finalizzata all'evasione fiscale. Di riciclaggio devono invece rispondere sei funzionari di banca che avrebbero coperto rilevanti passaggi di danaro. Nel mirino delle fiamme gialle, in un controllo che non ha precedenti sul territorio, sono finite 120 società e alcune migliaia di operazioni bancarie. Scoperte anche alcune società «cartiere» costituite al solo scopo di produrre false fatturazioni e chiuse ai primi controlli della Guardia di finanza. L'operazione è nata due anni fa dalla segnalazione di un fi- % nanziere di un piccolo centro bergamasco. Insospettito dall'improvviso arricchimento di un autista di scuolabus diventato in pochi mesi imprenditore, il militare aveva fatto partire i controlli. E' stata un'indagine sofisticata, hanno detto i militari. Per arrivare agli accertamenti che hanno portato alle denunce sono stati usati pedinamenti e microspie. Denunciato a piede Ubero per truffa e millantato credito c'è anche un odontotecnico di Gandino, in provincia di Bergamo. Claudio Caccia, 35 anni, è accusato di essersi fatto dare 150 milioni da una società di Curno alla quale erano state scoperte violazioni per oltre 200 miliardi. I soldi - secondo quanto avrebbe millantato il professionista - sarebbero serviti per corrompere un gruppo di finanzieri che avrebbero così chiuso un occhio sugli ingenti illeciti fiscali scoperti. Il colon- nello Mantini, comandante della III Legione della Guardia di finanza, ha sottolineato come gli episodi rappresentino un esempio della «aggressione ambientale rivolta alla delicatissima attività delle Fiamme gialle». Anche nel caso dulia tentata corruzione di un maresciallo, che aveva subito avvisato i suoi superiori, sono state utilizzate le tecniche usate di solito contro la criminalità organizzata come intercettazioni e riprese filmate degli incontri. Con queste tecniche è stato possibile «incastrare» le decine di mediatori, e i funzionari di banca conniventi (sei sono stati denunciati per riciclaggio per aver coperto rilevanti passaggi di denaro). [r. m.] li ministro delle Finanze Vincenzo Visco

Persone citate: Alfredo Signorelli, Mantini, Signorelli, Vincenzo Visco, Vittorio Masia

Luoghi citati: Bergamo, Curno, Gandino, Lombardia, Milano