Su Merola nuove accuse

Biella, due ragazze parlano di rapporti sessuali in cambio di un lavoro Biella, due ragazze parlano di rapporti sessuali in cambio di un lavoro Su Merola nuove accuse Ma lui non risponde alpm BIELLA. Nuove accuse per Valerio Merola, al centro dell'inchiesta sui retroscena a luci rosse nel mondo dello spettacolo. Ieri è tornato a Biella, dove già era stato in agosto per rispondere alle domande del gip Bernardini. Questa volta ad attenderlo c'era il pm Nicola Serianni e non Alessandro Chionna, che ha rinunciato all'inchiesta dopo che Novella 2000 ha rivelato il suo flirt con Anita Ceccariglia, testimone d'accusa ed ex fidanzata di Gigi Sabani. A Merola il magistrato ha notificato altre due denunce per violenza carnale, che salgono così a quattro, con quelle che gli sono costate 15 giorni di cella a Regina Coeli. A rivolgersi al magistrato sono state due aspiranti modelle. La prima, Paola C, sostiene di aver subito abusi nella cabina di una nave da crociera nel settembre del '93, durante le selezioni di «Bravissima». La seconda, Barbara B., sarebbe stata costretta a rapporti sessuali in alcuni alberghi di Montecatini, Roma e altri luoghi imprecisati, tra il gennaio e febbraio '92, quando aveva 19 anni. Secondo la procura, Paola sarebbe stata «spinta» tra le braccia di Merola da Raffaella Zardo (da qui l'accusa di induzione alla prostituzione per la modella di Treviso). Barbara invece sarebbe stata convinta dalla stesso Merola ad avere rapporti con lui e con altri personaggi dello spettacolo, assicurandole che in cambio ne avrebbe avuto spianata la strada verso il successo. Elegante e abbronzato, poco pri- ma delle 9,30 Valerio Merola è sceso da una Jaguar verde smeraldo ed è salito al terzo piano di palazzo di giustizia. Ne è sceso dopo appena tre quarti d'ora. «Mi sono avvalso della facoltà di non rispondere» ha poi raccontato. Ma non c'è stato alcuno scontro con il magistrato, com'era invece avvenuto con il pm Chionna. Di fronte a nuove accuse, l'indagato e i suoi legali si sarebbero presi un po' di tempo per riflettere, in attesa di un secondo interrogatorio che finirebbe per precedere la richiesta di rinvio a giudizio. «Ci siamo parlati per pochi minuti, ma il dottor Serianni è una persona gentile e squisita - ha aggiunto Valerio Merola -. Lo dico senza ipocrisia, finora sono stato l'unico a mantenere una dura posizione contro quest'inchiesta, che ritengo ingiusta e senza fondamento. Non posso dire altrettanto di altri indagati che, dopo essere stati interrogati, hanno pronunciato sperticate lodi al pm. Se mi riferisco a Sabani? Certo, ma anche a Boncompagni che è arrivato a dire "Tra me e Chionna è scattata la sindrome di Stoccolma"». Merola non ha negato una battuta su Chionna: «Il pm scrive che la sua relazione avrebbe potuto compromettere l'inchiesta? Faccio mie le sue parole». Annunciando la prossima uscita del suo libro (le sue storie d'amore con 10 donne famose), Merola è ripartito per Montecarlo. Contemporaneamente il gip Bernardini ha de¬ positato in cancelleria l'ordinanza con cui ha respinto al richiesta di archiviazione per Salvatore Turchi, il commercialista di Gigi Sabani, entrambi finiti agli arresti domiciliari con l'accusa di induzione alla prostituzione. Il giudice si è dichiarato incompetente a decidere, rimandando gli atti al pm, che potrebbe proseguire nell'inchiesta oppure spedirli alla procura di Roma come già accaduto per il filone della scuola per modelle «Celebrità». La decisione del gip potrebbe ripetersi nella richiesta di archiviazione per il regista Boncompagni: era a un passo dall'essere scagionato, ma rischia di vedere allungare i tempi. Daniele Pasquarelli Valerio Merola

Luoghi citati: Biella, Montecarlo, Montecatini, Roma, Stoccolma, Treviso