Rai Sorgi sulla poltrona di Brancoli di Marcello SorgiMaria Grazia Bruzzone

E Siciliano cambia il suo portavoce: via Carmen Lasorella al suo posto Ancora polemiche nel consiglio di amministrazione: la Olivares e la Mursia votano contro Rai, Sorgi sulla poltrona di Brancoli Mia radio Raffini, ma i giornalisti confermano gli scioperi ROMA. Marcello Sorgi al Tgl, Paolo Ruffini al suo posto al Gr. Più l'attesa valanga di vicedirettori di testata, e di capistruttura per le tre reti. Il cda della Rai ha proceduto come un rullo compressore ieri e, ignorando la massa di polemiche vecchie e nuove che gli fischiavano intorno, è andato avanti per la sua strada. Si chiude il cerchio degli organigrammi della nuova Rai, e non mancano le sorprese: pare infatti che Enzo Siciliano abbia deciso di sostituire, come suo portavoce, la neonominata Carmen Lasorella. Al suo posto il giornalista Guido Barendson, oggi all'agenzia per il Giubileo. In ogni caso, ieri sera, l'impressione era di soddisfazione. Insomma, per dirla in post-romanesco: «Per questa volta l'abbiamo sfangata». La sostituzione del dimissionario Rodolfo Brancoli alla direzione del tg ammiraglia era la questione più delicata. Bisognava chiudere subito la partita per evitare ricadute polemiche, e trovando nomi che non scontentassero nessuno, tanto meno il ppi che sul Tgl ha una storica «sensibilità». E bisogna dire che, senza la «gaffe» del presidente del ppi Giovanni Bianchi l'operazione si sarebbe conclusa in modo rapido e pulito. Praticamente indolore, se si eccettuano i mugugni di una pafte"&TTgTTavorevoleli pescare fra gli interni («Se questi erano i criteri, allora perché n^tS§WÌ/*;9r.?CÌanò, orMorrione, o Santalmassi tanto per dirne quattro?» si chiedeva ieri Paolo Giuntella, in margine all'assemblea dei giornalisti Rai, abbastanza deserta di cronisti, dove si affrontavano Singrai, che premeva per uno sciopero che indebolisse Siciliano & Co., e il più cauto Usigrai, che tuttavia non voleva farsi sfilare di mano la protesta dalla destra). E se si prescinde dai lamenti del Gr. Dove il piglio del noedirettore, che si era presentato dicendo: «Sono giovane, questa è la mia occasione d'oro», aveva suscitato grandi speranze di rilancio («Siamo offesi, ci sentiamo gabbati» sintetizza il caporedattore Fausto Spegni). Amarezze e voglia di rivincita covano comunque più al Gr dove, in attesa degli atti concreti di Paolo Ruffini, non fidandosi delle E Siccambiportavia CLasoal suoGuBare liano il suo voce: rmen rella posto do dson rassicurazioni del cda, il cdr ha intanto confermato per oggi il primo degli otto giorni di sciopero annunciati. Al Tgl dopo le agitazioni dei giorni scorsi si respira invece un'aria più tranquilla. Tanto che i redattori, disertata l'assemblea congiunta, si sono ritrovati in massa a salutare il capocronista storico Sergio Modugno, da oggi in pensione, sull'aria delle parole de «La pioggia che va», composta dal giornalista. «E ritorna il sereno», cantavano tutti in coro fra i palazzoni. E chissà se porterà fortuna a loro e al cda che ne ha bisogno. Sui neodirettori il consiglio ha ritrovato la maggioranza perduta l'ultima volta. I cattolici Cavani e Scudiero, che avevano puntato i piedi contro lo scarso numero di vice e di capistruttura d'area, ieri hanno votato insieme a Siciliano e Iseppi. Mentre Olivares e Mursia si sono opposte per dissensi «sul metodo», criticando la «staffetta» dal Gr al Tgl. Che riceve invece gli elogi del vicepresidente del Consiglio Veltroni («Una scelta felice, due direttori giovani e capaci», e del ccd Marco Follini («Due professionisti coi fiocchi»), al quale si richiama persino il Singrai: «L'auspicio è che abbia ragione Follini». All'unanimità sono stati votatrinveCe i Vicedirettori del tg, fra i quali spicca, al Tg3 Alberto Severi, che ieri veniva dato dai tam tamw partenza per il Tjl («Stronzate» rideva lui) e i capistruttura delle reti, fra i quali si trovano alcune sorprese. Scontato a" Raiuno Mario Maffucci allo spettacolo, si fanno avanti Paolo Gazzara (all'intrattenimento) e Claudio Donat-Cattin, responsabile dell'attualità e informazione. A Rai2 Carlo Freccerò conferma il contestato Enrico Gabutti al supporto gestionale, nomina Sara Scalia all'attualità e Michele Mezza all'informazione nonché Simona Gusberti alle rubriche. Ma perde l'ex Blob Marco Giusti e Anna La Rosa. A Raitre Giovanni Minoli si circonda di sole donne: da Lucia Campione a Gabriella Carosio, da Lorenza Foschini a Paola Tinari. Maria Grazia Bruzzone E Siciliano cambia il suo portavoce: via Carmen Lasorella al suo posto Guido Barendson

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