LE VECCHIE INSEGNE «in mostra al Castello un pezzetto di storia» di Gianni Giacomino
YEN ARI A REALE YEN ARI A REALE LE VECCHIE INSEGNE In mostra al Castello un pezzetto di storia ACCONTARE la storia quotidiana attraverso i suggerimenti di un'insegna. Ricostruire il pulsar della vita dei centri turistici e commerciali della zona un secolo fa. E' questo l'obiettivo che si propongono i membri del Lions Club di Venaria Reale, motore organizzativo della mostra «Delle vecchie insegne da Torino alle Valli di Lanzo e Canavese. Storia e curiosità attraverso le insegne di fine Ottocento ed inizio Novecento». Allestita nella reggia di Venaria, nel padiglione Garoviano, appena restaurato, resterà aperta fino a maggio del prossimo anno. «Un contributo - precisa l'Avta, associazione che gestisce la reggia sabauda - anche per là promozione e la valorizzazione del monumento architettonico cittadino». Sabato 19 ottobre, alle 18 nella Sala Diana del Castello, cerimonia inaugurale, alla quale pateciperanno, oltre alle autorità locali, i presidenti dei Lions Club della zona ed il governatore Bartolomeo Lingua. I pezzi esposti - vecchie insegne di locande, macellerie, rivendite di sale e tabacchi, alimentari, vini - provengono in gran parte dalla collezione privata di Domenico Musei, raccolta in anni di paziente ricerca tra antiquari e mercatini dell'usato. Si va dal «Cavallo Grigio» alla «Stella d'oro», dalla «Cuccagna» alle Società Operaie fino ai più frequenti «Corona Grossa» e «Corona Reale». L'insegna più grande, lunga sei metri, con teste di maiale e cinghiale, indica una salumeria. Ogni, insegna esposta è accompagnata da una cartella didascalica, che ne spiega l'origine, le eventuali testimonianze scritte, la tipologia, il significato della denominazione. Una parte dell'esposizione è dedicata alle vecchie insegne raffigurate in cartoline d'epoca e alla documentazione fotogra¬ fica di quelle che ancora esistono nei paesi della Val di Lanzo e del Canavese. Ecco quindi le insegne raffigurate all'epoca con i proprietari impettiti all'ingresso delle loro botteghe insieme ai garzoni. Ma anche quelle tuttora esistenti, soprattutto nei paesi di montagna. E quelle che tornano ad essere riproposte dagli operatori commerciali e consigliate dalle amministrazioni comunali al fine di valorizzare i centri storici e di riscoprire il linguaggio figurativo che s'è quasi dimenticato. Per ampliare la documentazione e ricostruire la storia di un territorio - suggeriscono gli organizzatori - si potrebbe intraprendere un lavoro di ricerca anche nella vicina Val di Susa, nelle Langhe e nel Cuneese». Alla mostra è abbinato un concorso, riservato agli alunni del quarto liceo scientifico di Ciriè. In palio, un viaggio in Europa. L'ingresso alla mostra delle insegne è compreso nel biglietto d'ingresso per la visita del Castello (lire 10.000). Apertura: martedì, giovedì, sabato, domenica e festivi, dalle 9 alle 11,30 e dalle 14,30 alle 18. Gianni Giacomino
Persone citate: Bartolomeo Lingua, Sala Diana
Luoghi citati: Ciriè, Europa, Lanzo, Torino, Venaria, Venaria Reale
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