Arriva il cellulare dei poveri

Arriva il cellulare dei poveri Arriva il cellulare dei poveri Presto un telefono senza fili per uso metropolitano SONO più di 50 mhaoni i telefoni cellulari nel mondo, e la crescita è così vertiginosa che nel 2000 supereranno la soglia dei 200 milioni. In questo «villaggio globale» preparatevi a un ennesimo acronimo: dopo Tacs e Gsm è la volta di Dect (Digital European Cordless Telephony, Telefonia Digitale senza fui a standard Europeo). Dect è il nuovo standard, su frequenza 1880-1900 Mhz, per un uso prettamente cittadino. Oggi in Italia il sistema è in fase sperimentale a Reggio Emilia e a Brindisi; nel 1997 Telecom conta di vendere il servizio nelle maggiori città italiane. Attualmente i portatili Dect sono usati sia negli uffici sia nelle abitazioni, ma solo come cordless, con prestazioni, però, di tutto rispetto: si possono connettere fino a 6 terminali intercomunicanti a un'unica base, o installare fino a 4 basi su uno stesso numero. Quando le città saranno state attrezzate, la grossa novità sarà che l'apparecchio potrà funzionare sia come cordless di casa, e quindi collegato alla base della propria abitazione, sia come cellulare cittadino: il tutto utilizzando uno stesso numero. Altro aspetto positivo di questo sistema è la bassa potenza in gioco (10 mW contro i 600 mW dei Tacs o Gsm), grazie a una ragnatela di microcelle davvero impressionante: si calcola che per una città come Torino dovrebbero essere circa 1700. Lo standard Dect, che utilizza tecnologia digitale simile al Gsm, porterà anche altre novità: riservatezza delle conversazioni (grazie a un sistema di crittografia), autenticazione del terminale, assenza di disturbi e altri servizi come il trasferimento di chiamata e il Voice Mail. La tariffazione sarà allettante, soprattutto rispetto agli attuali sistemi di telefonia cellulare e sarà un punto di forza per favorirne la (iiffusione. E' chiaro che la medaglia ha anche un rovescio; le limitazioni del sistema sono la copertura, esclusivamente in ambito cittadino, e la possibilità di proseguire la conversazione solo se lo spostamento avviene a bassa velocità. Per queste limitazioni qualcuno già parla di «telefonino dei poveri». Lo standard Dect è nato, come il Gsm, da una collaborazione tra le più attive industrie elettroniche del Vecchio Continente e il Cept (la Conferenza Europea delle Telecomunicazioni) e si appresta a inserirsi in un mercato in continua evoluzione con potenzialità enormi: c'è chi lo vede, nel prossimo futuro, soppiantare anche il normale telefono. Con un grande vantaggio: che in futuro non si dovranno più stendere chilometri di cavi, e i cittadini si troveranno le strade un po' meno rotte. Giancarlo Fabbri

Persone citate: Digital European, Giancarlo Fabbri

Luoghi citati: Brindisi, Italia, Reggio Emilia, Torino, Vecchio Continente