AL CAPP DA NOBEL
AL CAPP DA NOBEL AL CAPP DA NOBEL Lo auspicava Steinbeck: «E' il pia grande autore satirico dai tempi di Laurence Sterne Qui sotto: Al Capp In alto: una strip della terribile famiglia Yokum // disegnatore che creò Li'l Abner nell'America Aivii Trenta: «Come Rabelais e Cervantes sa far accettare la critica e con la critica divertire» ELLA precedente puntata si è raccontato che Milton Caniff, arrivando dall'Ohio a New York per lavorare all'Associateci Press, tra i vari compiti assegnatigli trovò anche quello di subentrare ad Al Capp nella continuazione della vignetta settimanale Col. Gilfeather, creata da Dick Dorgan, fratello del più noto Ted. Al Capp (per l'anagrafe, ancora Alfred Gerald Caplin) non se l'era affatto cavata, era stato un vero fallimento, e l'Associated Press gli aveva allora preferito il più docile nei modi e più elegante nel segno Milton Caniff. Alfred Gerald Caplin era stato dirottato come aiutante ad Ham Fisher per Joe Palocka, storia di un ragazzo un poco ingenuo, ma grande e grosso, che tirava di boxe, di professione, ma era disposto a goderei qualche avventura d'altro tipo negli intervalli tra un incontro e l'altro del campionato pesi massimi. Ham Fisher aveva creato questo candido ammazzasette nel 1920, ma Joe Palooka non era stato accettato subito, e solo nel 1928 il Me Naught Syndicate aveva iniziato a diffonderlo. Naturalmente, tra creatore e personaggio si era formato un rapporto particolare, e questo creava qualche disagio al lavoro di coppia. Ham Fisher e Alfred Gerald Caplin non erano quasi mai d'accordo su nulla. Soprattutto per questioni di denaro. Al Capp era un ghost poco ossequiente e Ham Fisher era un maestro troppo esigente, così nel 1934 si era celebrato il divorzio. Andando per conto suo, Alfred Gerald Caplin si era portato dietro quello che sarebbe diventato il suo nome anche all'anagrafe, ovvero Al Capp e una figura di un montanaro bene in carne che aveva schizzato, facendo da ghost a Ham Fisher. La prefigurazione Lil Abner si chiamava Big Leviticus. Ovviamente il ribelle Al Capp aveva cambiato anche diffusione, scegliendo per il nuovo personaggio ì'United Features Syndicate. Alfred Gerald Caplin Capp era nato il 28 settembre 1909 a New Haven (Connecticut) in un ambiente d'emigrati baltici ebrei. Era poverissimo, e la sofferenza per questa povertà era acuita in lui dalla constatazione che la sua famiglia era dotata di ima notevole cultura. Non si saprà mai cosa abbia odiato veramente di più il piccolo Al, se la miseria o la cultura. A cosa serviva, a suo padre, avere studiato legge a Yale, coltivare le mighori letture e persino saper disegnare bene, se era tanto disgraziato da non saper integrarsi nella società americana? A nove anni, poi, il piccolo Al era finito sotto un camion, e gli avevano amputato una gamba. Aveva dovuto passare due anni in immobilità. E si era messo a disegnare. Disegnava già bene il padre. Ma lui disegnava con forza maggiore, con rabbia. Quando i suoi coetanei sognavano di imporsi nel basket o negli altri sport comandati, il piccolo Al aveva deciso, ferocemente, di essere cartoonist e cat¬ tivo. Il suo segno, infatti, all'opposto di quello del padre, tendeva soprattutto a schernire proprio l'intellettuale capofamiglia che quasi non riusciva ad assicurare vitto ed educazione sufficienti ai quattro figli. Non c'erano stati, dunque, denari per pagare al piccolo Al corei regolari di disegno. Aveva frequentato qualche scuola saltuariamente. Quando poteva e quando se la sentiva. Per mantenere una giovane moglie e una piccola bambina aveva dovuto aspettare il 1935. L'anno stesso dell'apparizione del nuovo eroe americano Li'l Abner e nella misera comunità rurale rispondente al nome di Contea di Dogpatch suggerita al cartoonist dai ricordi di certe gite compiute nell'infanzia sui Monti Cumberland tra il Connecticut e il Tennessee. Al Capp aveva piazzato in tanto squallore la famiglia Yokum capeggiata dalla dispotica, sia pur a fine benefico, Mammy Yokum, e comprendente Pappy Yokum, mite e soggettissimo al pugno di ferro dell'animosa consorte, il titolare della strip, il sempre buono e forzuto Li'l Abner e suo fratello minore Tiny, nerboruto e sempliciotto quasi come lui. Faceva in un certo senso già parte della famiglia la bella e procace e fascinosamente tonta Daisy Mae irreparabilmente scelta da Ma Yokum per andar sposa un giorno o l'altro al suo bel figlio maggiore. Un giorno o l'altro lontano perché il miglior fico di Dogpatch e l'abbagliante miss Dogpatch si sarebbero uniti in regolari nozze solo nel 1952 dopo un'inenarrabile, per quel che ci riguarda, ma sapientemente disegnata da Al Capp, serie di bisticci più o meno amorosi, anzi amorosissimi. Al gigante buono con la paglietta e le scarpe grosse, ma con un cervello non altrettanto fino, eppure dotato della scandalosa fortuna degli uomini semplici Li'l Abner Al Capp aveva affidato il compito di tenere il contatto con quel che stava fuori dalla Contea di Dogpatch, ovvero con la crisi non solo econo-
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