Roma difende il sogno olimpico

Gruppi politici e forze economiche: un'occasione per rilanciare la capitale Gruppi politici e forze economiche: un'occasione per rilanciare la capitale Roma difende il sogno olimpico Ma la Lega accusa: sarebbe una iattura ROMA. Le Olimpiadi a Roma nel 2004? La polemica continua, dopo l'attacco del politologo Emesto Galli della Loggia. Anche il fronte degli ambientalisti non è compatto. «Se avevi dubbi sul progetto sarebbe stato più corretto sollevarli un anno e mezzo fa», dice il senatore verde Fiorello Cortiana al suo presidente Carlo Ripa di Meana. Un «fermo controllo critico» è invece il ruolo che sarà svolto da Legambiente, Wwf e Greenpeace. Le tre associazioni lo puntualizzano in una nota congiunta in risposta a un'intervista del sindaco Francesco Rutelli che avrebbe frainteso il loro ruolo. Sul piano politico prevalgono i sì alla candidatura, anche se con molti distinguo. «Lo svolgimento delle Olimpiadi a Roma rappresenta un avvenimento troppo importante e significativo per poterlo liquidare con vecchi pregiudizi e con analisi tecniche superficiali o di comodo», dice il coordinatore di An Publio Fiori. Diversa l'opinione di Paolo Bampo (Lega Nord): «Se fossi romano guarderei all'ipotesi delle Olimpiadi come a un'autentica iattura». Bampo ha ironizzato nei confronti di Rutelli che, a suo giudizio, ha già vinto la «medaglia d'oro della demagogia» avendo sostenuto che «a Roma tutto funziona male perché c'è qualcuno che ne rifiuta la vocazione olimpica». Francesco D'Onofrio, capo- gruppo del Ccd al Senato, chiede aiuto a Rutelli: «Credo che si debba lavorare tutti per lo stesso obiettivo - dice - ma è indispensabile che il sindaco ci dia una mano in Parlamento per approvare l'emendamento che ho predisposto e che consente la nascita della municipalità metropolitana a Roma». Da un altro ambientalista, il deputato Paolo Cento, arriva un sì convinto: «Le Olimpiadi a Roma sono un'occasione da non perdere e sbagliate sono le polemiche di chi vuole utilizzare questa vicenda per colpire Rutelli. Una cosa è invece necessaria - aggiunge Cento -: rendere meno mondana e più concreta la composizione del Comitato per Roma 2004, infarcito di troppi figli e figlie d'arte». Lo schieramento dei capigruppo capitolini a favore della candidatura olimpica è compatto, anche se l'opposizione esprime perplessità e obiezioni sulla capacità della giunta di centro-sinistra ai preparare in modo adeguato la città ed evitare ricadute negative. Luciano Ciocchetti, dirigente organizzativo del Ccd e coordinatore della commissione del Polo per la candidatura, critica duramente «l'evidente e ormai insopportabile strumentalizzazione che il sindaco di Roma e altri esponenti della giunta e del governo (pidiessini in particolare) stanno compiendo su un evento che riguarda Roma e i romani». Favorevoli, infine, sindacati e imprenditori. Secondo il segretario regionale Cisl Mario Ajello «Roma non ha più grandi motori per creare reddito locale: il motore va costruito e i Giochi, assieme al Giubileo, sono un'occasione importante». [r. cri.] I verdi: sì alla candidatura ma via dal comitato organizzatore i figli d'arte Francesco Rutelli sindaco di Roma e lo stadio Olimpico costruito per le Olimpiadi del I960