Los Angeles, brucia il paradiso delle star

Los Angeles, brucia il paradiso delle star Un nuovo incendio a tre anni dal rogo che distrusse 268 case nell'esclusivo quartiere di Malibu Los Angeles, brucia il paradiso delle star Il fuoco sta inghiottendo decine di ville di attori e miliardari LOS ANGELES. A solo tre anni dall'incendio che distrusse 268 ville nell'esclusivo quartiere di Malibu e altre 400 nell'entroteira di Los Angeles, il fuoco sta inghiottendo centinaia di ettari e decine di case nelle aride colline che si estendono a ridosso del mare lungo il litorale tra San Diego e Malibu. Alimentato da venti caldi e asciutti a 110 chilometri all'ora, l'incendio - la cui origine deve essere ancora chiarita - ha trasformato le montagne a ridosso di Los Angeles in un girone infernale, rendendo assai arduo il compito dei 1500 vigili del fuoco e tredici elicotteri impegnati dal primo pomeriggio di lunedì a domare le fiamme. Il primo bilancio dà già un'idea della forza distruttiva delle fiamme: 18.200 acri di terreno sono stati sgomberati e una sessantina di case sono già diventate un cumulo di cenere; per il momento vi è stato solo un ferito, ricoverato con ustioni sul 45 per cento del corpo. Uno dei focolai è stato provocato dalla caduta di un palo della luce abbattuto dalla forza del vento, e una scintilla è stata sufficiente a dar fuoco alla sterpaglia secca; a Los Angeles infatti non piove quasi mai tra aprile e novembre, e il clima è caldo e asciutto. La causa degli altri incendi, scop- piati a diversi chilometri di distanza, non è ancora nota, ma le autorità non possono escludere il dolo. Nel 1993 la distruzione fu provocata infatti da un piromane. Ville costate 5-10 miliardi di lire stanno bruciando come torce in diversi quartieri lussuosi arrampicati nelle isolate colline di Los Angeles, quartieri dove risiedono star hollywoodiane e principi sauditi. Trovando l'energia per una battutaci spirito, ieri l'attrice Shirley MacLaine, giunta al suo decimo incendio, ha dichiarato; «La compagnia del telefono dovrebbe cambiare il prefisso di Malibu in 113». Eppure, anno dopo anno, la popolazione locale decide di ricostruire le nuove case sulle rovine di quelle andate distrutte nell'ultimo incendio. Molti residenti ultima¬ mente hanno preso le precauzioni suggerite dai vigili del fuoco, installando ad esempio sistemi di irrigazione a spruzzo sui tetti e all'interno delle case, e tagliando ogni settimana la vegetazione che circonda le abitazioni soprattutto in estate e autunno, quando è maggiore il rischio. Tutte le case in California, e nel resto degli Stati Uniti, sono però costruite in legno, e in alcune addirittura il tetto è in legno. Nonostante le direttive imposte nel 1993, il pericolo di perdere la casa per chi abita nelle colline è altissimo, e in ogni caso nessuna precauzione può essere sufficiente quando l'intero versante di una montagna va a fuoco. Ecco le parole di un recente senzatetto: «E' esattamente come essere nella bocca di un vulcano». Gli incendi di Malibu e dell'entroterra di Los Angeles sono due dei cinque grandi roghi che si sono sviluppati nelle ultime ore nel sud della California e,hanno già distrutto migliaia di ettari di vegetazione e decine di case. A Pepperdine il fuoco ha attraversato il campus, divorando la vegetazione del giardino, e centinaia di studenti sono stati evacuati. Anche migliaia di bambini delle scuole sono stati allontanati quando le fiamme si sono fatte più vicine. [Ansa] Shirley MacLaine: è una maledizione Tredici elicotteri e 1500 pompieri per salvare i vip

Persone citate: Shirley Maclaine