Staffetta incandescente a Viale Mazzini di Marcello Sorgi

Ma il cda non è unanime e il Gr annuncia 8 giorni di astensione audio e due di sciopero totale Ma il cda non è unanime e il Gr annuncia 8 giorni di astensione audio e due di sciopero totale Staffetta incandescente a Viale Mazzini Sorgi al Tgl, Ruffini al suo posto al Giornale radio? ROMA. Il neodirettore del Giornale Radio Marcello Sorgi al Tgl, e il vicedirettore del Messaggero Paolo Ruffini andrà al suo posto al Gr. Con questa inedita staffetta interna-esterna dovrebbero tornare al loro posto le caselle scombussolate dalle dimissioni di Rodolfo Brancoli e la Rai dell'Ulivo alla fine riuscirà forse a trovare un po' di pace. Ieri pomeriggio l'ipotesi ha preso una tale consistenza da venir data per certa. Anche se pare che, malgrado gli sforzi fatti dal presidente e dal direttore generale, i consiglieri non abbiano raggiunto un'intesa unanime. Del resto, il primo segnale di un certo disaccordo è stata proprio la riunione del pre-consiglio alla quale, insieme a Siciliano e a Iseppi, hanno partecipato Cavani e Scudiero, i due consiglieri di area ppi, ma non Fiorenza Mursia, area An, e la «senza bandiere» Federica Olivares. Che sono state chiamate solo in un secondo tempo, e il cui voto a favore, oggi, non è affatto scontato. Il consiglio, che nel pomeriggio dovrebbe procedere ufficialmente alle due nomine, insieme a quelle di gran parte dei vicedirettori e capistruttura di rete rimasti in sospeso l'altra volta, pare comunque intenzionato a tirare dritto per la sua strada anche davanti a eventuali astensioni. E, a meno di sorprese dell'ultima ora, ci si aspetta che in serata tutte le te¬ state abbiano di nuovo almeno il direttore. In sospeso resteranno invece un bel po' di vice, non solo al Tgl e al Gr, dove i nuovi arrivati dovranno ripresentare il piano editoriale, ma anche al Tg3, dove ora si teme per lo «scippo» del vicedirettore Alberto Severi che, appena confermato da Lucia Annunziata, verrebbe cooptato al Tg principale. Queste almeno sono le voci che rimbalzano di palazzina in palazzina per una Saxa Rubra incandescente, dove le acque per ora sono lungi dall'essersi chetate e malumori e agitazioni sono più che mai all'ordine del giorno. Il Giornale radio, in rivolta per aver perso il direttore appena insediato e di cui aveva appena votato il piano editoriale, ha proclamato infatti 8 giorni di astensione audio (la prima dalle 24 di oggi) e due giorni di black-out totale. L'assemblea ha dato mandato al cdr di «considerare irricevibile qualsiasi piano editoriale che non preveda il rilancio della testata». Coi colleghi del Gr solidariz¬ za il Singrai, il sindacato di centro-destra. Ma anche i giornalisti del Tgl che hanno addirittura indetto un'assemblea generale di tutti i giornalisti della Rai per stamattina. Anche se poi Ennio Remondino del cdr del Tgl assicura che «non vogliamo fare nessuna guerra: abbiamo solo ritenuto opportuno vederci per confrontarci sullo stato di salute dell'azienda». E già che c'è, Remondino aggiunge: «Come non avevamo prevenzioni su Brancoli, così non le abbiamo su Marcello Sorgi». Il cdr del Giornale radio oggi sarà ricevuto anche dal presidente della Vigilanza Francesco Storace, che ha particolarmente a cuore le sorti della radiofonia, dove la presenza di An è tradizionalmente forte. Storace ha esortato i partiti a lasciar in pace la Rai. «E' ora che la smettano e rientrino nei ranghi», ha ammonito il presidente della Vigilanza, aggiungendo che «tirare in ballo il capo dello Stato per delle nomine giornalistiche è davvero indecente». Tante sono state le illazioni intorno alle nuove nomine da indurre anche il presidente del Senato a smentire di essersi mai interessato degli «assetti direzionali delle testate della Rai Tv», [m. g. b.] Franco Iseppi

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