Violante «solidarietà a Di Pietro» di R. I.

Violante Violante «Solidarietà a Di Pietro» ROMA. Il presidente della Camera, Luciano Violante, ha espresso al ministro dei Lavori pubblici, Antonio Di Pietro, «sincero rammarico e personale solidarietà» per i fatti accaduti mercoledì scorso a Montecitorio, quando, durante il dibattito sulla vicenda del ritrovamento della microspia nell'ufficio romano di Silvio Berlusconi, i deputati di Forza Italia Tiziana Maiolo, Tiziana Parenti e Vittorio Sgarbi rivolsero dure critiche all'ex pm. Subito dopo i deputati della sinistra democratica Elio Veltri e Federico Orlando avevano scritto al presidente della Camera, per richiamare la sua attenzione sull'«oltraggio alle istituzioni». «L'aggressione premeditata e gratuita subita da Di Pietro - avevano sottolineato Veltri e Orlando - potrebbe ripetersi con qualsiasi altro ministro». E lo stesso Di Pietro si era rivolto a Violante per denunciare l'accaduto con una lettera datata 16 ottobre. «Ho potuto verificare attraverso la lettura del esoconto stenografico della seduta la fondatezza della sua doglianza. Le esprimo - gli risponde il presidente della Camera - anzitutto il mio sincero rammarico e la personale solidarietà, accentuati dal fatto che lei, non essendo parlamentare, non ha avuto la possibilità di replicare direttamente in aula per fatto personale». «Ritengo mio dovere - prosegue Violante - assicurare l'ordinato svolgimento dei lavori parlamentari e lo scrupoloso rispetto del diritto di intervento e di critica politica di tutti i deputati. In mo» do altrettanto rigoroso sono tenuto a garantire il diritto alla dignità personale dei deputati,, ma anche dei membri del governo non parlamentari e di soggetti terzi. Ciò per il prestigio, e la stessa credibilità dell'istituzione parlamentare». [r. i.]

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