Un Festival dedicato a Perosi di Leonardo Osella

Si comincia il 26 Si comincia il 26 Un Festival dedicato a Perosi TORTONA. Don Lorenzo Perosi stupì tutti, sul finire dell'Ottocento, con i primi oratori sacri: «La passione di Cristo», «La resurrezione di Cristo» e il «Natale del Redentore». Anche in seguito la sua produzione musicale fu sempre generosa, quasi alluvionale, e non rivolta soltanto alle esigenze liturgiche e sacre, ma aperta ai generi sinfonico e cameristico. Il tempo ha poi sospinto in disparte il compositore, liquidato con sussiego come «il pretino di Tortona». Ma i «tifosi», anche illustri, non sono mai venuti meno: per esempio Gianandrea Gavazzeni che, pochi mesi prima della sua scomparsa, volle dirigere nella cattedrale tortonese, alla testa dell'Orchestra del «Carlo Felice» di Genova, il sublime «Natale del Redentore». Ora Tortona, la città dove il musicista nacque ed è sepolto, lancia il Festival Perosiana 96, al quale partecipano i maggiori enti oltre alla Presidenza del Consiglio e al Centro Perosiano Italiano. L'iniziativa, già preannunciata durante il Salone della Musica di Torino, ha avuto, un'anteprima nei giorni scorsi, ma prenderà il via ufficiale sabato 26 alle 21,15 nella cattedrale con il Serenade Ensemble, il coro I Polifonici e un gruppo di rinomati solisti. Il cartellone vuole abbracciare, insieme con il repertorio perosiano, altri «percorsi della musica sacra» ma anche la cameristica. Così l'appuntamento del 26 vede in programma, oltre alla «Seconda Messa Pontificale» e al «Te Deum op. 19» del Perosi, Brahms (una scelta dai «Cinque canti op. 104») e Weill («Requiem di Berlino», per tenore, baritono, coro e strumenti). Nei concerti successivi la poliedricità del compositore piemontese troverà riprova, per esempio, nell'esecuzione del «Tema variato» e delle Suites Orchestrali n. 5 («Tortona») e n. 7 («Torino»), in alcune pagine per trio, quartetto, quintetto. Abbonderà naturalmente la musica per coro a cappella e per organo solo (che vedrà in evidenza anche i nomi di Busoni, Sgambati, Bossi, Respighi e altri). L'opera cameristica affiancherà a Perosi autori come Verdi, Puccini, Cilea, Donizetti, Mercadante. Chiusura solenne il 21 dicembre con il «Transitus Animae» e, di Anton Bruckner, il «Salmo 150». All'iniziativa si affianca da tempo un improbo ma importantissimo lavoro che il maestro Arturo Sacchetti sta svolgendo nel «mare magnum» degli inediti perosiani (conservati nella Biblioteca Apostolica Vaticana). Sacchetti coordinerà il 6 dicembre un convegno. Leonardo Osella

Luoghi citati: Berlino, Genova, Torino