Il Piemonte nel ricordo di Burzio di Filippo Burzio

Conferenze Conferenze Il Piemonte nel ricordo di Burzio Il Piemonte di ieri e soprattutto quello di oggi, nel ricordo e sotto il segno di Filippo Burzio. Il filosofo del «Demiurgo», scrittore, uomo di scienza, primo direttore della «Stampa» dopo la Liberazione, è stato uno fra i più acuti scrittori di cose piemontesi; e nell'amore per la sua terra ha trovato il più forte stimolo per la sua vocazione di intellettuale europeo. I capitoli del volume «Piemonte» sono ancora oggi la migliore lettura per comprendere lo spirito, il carattere, la storia della nostra regione. E da questi capitoli prendono lo spunto le Conferenze Burzio (al mercoledì alle 18,30 al Circolo della stampa in corso Stati Uniti 27) promosse dalla Fondazione a lui intitolata, presieduta dall'avvocato Vittorio Chiusano, in collaborazione con il Centro studi piemontesi e il Circolo della stampa. Il primo oratore, domani, sarà l'architetto Roberto Gabetti, che prenderà lo spunto dallo scritto di Burzio «Torino "dentro dalla cerchia antica"» per trattare l'urbanistica della città, nei suoi mutamenti. Mercoledì 20 novembre, monsignor Franco Peradotto parlerà di «La Consolata»: altro tema a cui il laico Burzio ha dedicato alcune fra le sue più attente riflessioni. Seguiranno, nel 1997, Vittorio Mathieu, su «Torino razionale»; Vittorio Marchis, su «La formazione politica di un filosofo»; e Inge Feltrinelli su «Il castello di Villadeati», riscoperto da Burzio e oggi di proprietà della famiglia Feltrinelli. [g. cai.]

Luoghi citati: Piemonte, Torino, Villadeati