Stabile oggi le nomine dei nuovi consiglieri di Luciano Borghesan

Parte la successione a Mondino Parte la successione a Mondino Stabile, oggi le nomine dei nuovi consiglieri Vigilia turbata da un piccolo giallo Un ladro ha ripulito la cassaforte Che vigilia per il Teatro Stabile! Un giallo e tanta suspense a poche ore dalla nomina dei consiglieri d'amministrazione. Si è inserito anche un ladro (o più di uno) a complicare la vita dei futuri amministratori e dell'ente. Nell'ultima giornata del vecchio eda, ieri, la prima scoperta è stata il furto della cassaforte con 30 milioni in contanti. Erano i soldi ricavati dagli abbonamenti. Al mattino, alla riapertura degli uffici amministrativi della sede di piazza San Carlo, gli impiegati non hanno più trovato la cassaforte. Divelti i bulloni che la tenevano alla parete, manomessa la porta. Si sono portati via tutto, contenitore e bottino. «Erano tredici anni che non avveniva più un furto», dice mestamente il direttore amministratitvo, Dario Beccaria. Spiegazioni? Nessuna. C'è una denuncia contro ignoti: alle forze dell'ordine il compito di indagare, all'assicurazione quello di rimborsare. Il clima è pesante. Il disorientamento degli operatori del Tst rispecchia quello del palazzo, dove da settimane circolano le ipotesi più varie sui nomi dei futuri presidente e direttore. Nel pomeriggio un gruppo di dipendenti ha inviato un telegramma ai soci del Teatro chiedendo «nomine di persone competenti». Apparentemente tranquilli i tre assessori alla Cultura (Giampiero Leo per La Regione, Ugo Perone per il Comune, Walter Giuliano per la Provincia) cui spetta di presentare le candidature. «Lo faremo solo oggi - dice Perone -. C'è un accordo da verificare, e prevede che i futuri amministratori siano di tutti, non di questo o quell'ente, non di questo o quel gruppo politico, ma siano autonomi oltreché competenti». Un percorso che il collega Leo condivide: «Vogliamo dare un segno di novità, senza veti, senza pregiudizi, interessati solo a rilanciare lo Stabile, a dare al teatro un futuro europeo». Parole sante, ma poi le opere le fanno gli uomini, e i loro nomi -, ieri sera, sono stati snocciolati dai tre assessori riuniti a tavola. Durante una cena in un rinomato locale del centro, si è vista e rivista la moviola sulla girandola di candidature, sui protagonisti (e vittime) della selezione. A Palazzo Civico sono arrivati una ventina di curricula; tra loro, figurano quelli del consigliere uscente (e già direttore della sede Rai di Torino) Giovanni Ayassot, dell'esperto Nuccio Messina (già direttore del Tst dal '65 al '75, del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giuba dal '76 all'80, del Venetoteatro fino al '92). Gli assessori sceglieranno i tecnici? 0 preferiranno amministratori che abbiano avuto anche esperienze di gestione politica? Perché anche in questo campo non mancano le ipotesi di Giovanna Cattaneo (ex sindaco nel '92) o di Guido Brosio (attuale vicesindaco) alla guida dell'ente. Il fatto che si arrivi da 12 anni di gestione di un politico, Giorgio Mondino, con tutte le polemiche seguite al suo passaggio da un partito a un altro (dal psi ad an), lascia pensare che «la svolta» auspicata da Leo e da Perone tenda a superare le logiche di appartenenza. E in questo contesto si affaccia il nome di un industriale, Agostino Re Rebaudengo, 37 anni, promotore con la moglie Patrizia Sandretto di una neonata Fondazione per l'arte. Vincerà un outsider? E se sì sarà affiancato da un vicepresidente tecnico? Leo e Perone non confermano. «Noi indicheremo sette persone, senza etichette. Ci interessa il programma», ribadiscono. Così per il direttore: prima la battagba per il Tst, poi il condottiero. Ma anche qui si è già parlato di Peter Stein (ha detto «no»), della conferma di Guido Davico Bonino, della scommessa su Gabriele Vacis. «Sceglieranno i nuovi amministratori», fino a ieri sera Leo e Perone avevano una voce sola. Oggi, alle 10,30, l'assemblea dei soci (Crt, Sanpaolo e i tre enti pubblici) deciderà. Luciano Borghesan Il teatro Carignano e, sotto, Agostino Re Rebaudengo, uno dei candidati ad entrare nel Consiglio di amministrazione e anche alla successione di Mondino alla presidenza

Luoghi citati: Friuli, Torino, Venezia