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«L'Olimpico mi porta sfortuna, ma reagirò» LAZIO «L'Olimpico mi porta sfortuna, ma reagirò» Cudicini, sei mesi per tornare in porla ROMA. A vent'anni, erede del mito e atleta promettente, ha già un conto aperto con la sfortuna. Carlo Cudicini, figlio del celebre Fabio, il «ragno nero» del Milan, domenica ha assaporato la gioia dell'esordio in serie A con la Lazio (grazie all'espulsione di Marchigiani nei primi minuti della partita con il Cagliari) e poi la disperazione di un grave infortunio, proprio nel finale. Dovrà essere sottoposto ad intervento chirurgico, resterà fuori per sei mesi. «Speravo in una diagnosi benevola - ha detto il giovane portiere - ma non mi illudevo troppo: ho capito subito che era una cosa seria. Per fortuna io so combattere: per un incidente al polso, nel Milan, rimasi fuori quasi due anni, senza la certezza di riprendere. Ora un altro duro colpo, ma ce la farò nuovamente. Zeman mi avrà per le ultime partite del campionato». Un'amara constatazione: «Si vede che è proprio l'Olimpico a portarmi sfortuna. In quello stadio esordii in coppa Italia, nel Milan, contro la Roma di Bo- skov: presi un gol stupido che ci costò l'eliminazione». La risonanza magnetica, effettuata ieri pomeriggio presso l'ospedale San Giacomo, ha confermato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Sarà operato tra dieci giorni. Per decidere il luogo e l'equipe, la Lazio dovrà anche consultare il Milan, che possiede il cartellino del giocatore. La società non rimpiazzerà il portiere di riserva con un nuovo acquisto: porterà in prima squadra il primavera Cano, restituendo a Fernando Orsi il ruolo di secondo portiere. [p. s.] Carlo Cudicini ha solo vent'anni ed è figlio di Fabio, il celebre ragno nero del Milan