Scarchilli la serie A Sì in granata

Moratti è deluso e pensa a Van Gaal: arriverà a giugno? Duro l'aw. Prisco: «Questa squadra è senza attributi» TORINO La dirigenza gli aveva dato due mesi di tempo per decidere circa il suo naturo Scarchilli: la serie A? Sì, in granata «Ora so quanto vale questa maglia e voglio restare» TORINO. Alessio Scarchilli ha dato un'occhiata alle pagelle. «Comincio a convincere, sono contento per me e per il Torino. Società e tifosi mi avevano perdonato le bizze, il ritardo alla convocazione, la voglia di andare in una squadra di serie A. Sono grato a tutti per la pazienza. Ma adesso tutto è cambiato. Io sono del Toro e voglio tornare in serie A con il Toro. Ho capito che cos'è questa maglia, quanta risonanza un giocatore conquista giocando per questo club, in questa città». Il nuovo Scarchilli visto a Brescia, per venti minuti ispiratore del gioco offensivo quindi dedito alla pari degli altri alla copertura e alla lotta, ha un piccolo segreto. Il Torino gli aveva concesso, ad agosto, due mesi di tempo per verificare il suo domani. «Se davvero qualche squadra di A ti vorrà, discuteremo insieme la situazione. Intanto, comincia a stare in gruppo, a conoscere il Toro». Più o meno così. Il giocatore, adesso, dice: «Non aspetto più voci di merca- to, non aspetto più il fatidico periodo delle novità di novembre. Adesso sono del Torino. L'ambientamento magari è stato lungo, ma non ho mai avuto problemi con dirigenti o compagni, anzi. Erano casini miei. Ora penso a come la squadra può migliorare. Tutti insieme dobbiamo portare avanti il discorso della manovra, la classifica sarà una conseguenza». Il meno sorpreso dall'evoluzione, di idee e di gioco, di Alessio Scarchilli, è l'allenatore. Sandreani spiega quanto è accaduto al prodotto del vivaio giallorosso: «Arrivato fra noi dopo le note perplessità personali, all'inizio ha giocato solo per se stesso: voleva dimostrare agli altri che cosa sa fare con il pallone fra i piedi. Poi, piano piano, si è convinto delle soddisfazioni che può trovare prendendo in mano la squadra, partecipando al ruolo di leader, che è di tanti: capitan Cristallini, Nunziata, e altri a turno. Adesso Scarchilli sa che cosa fare, come stare in campo. Tutto semplice, tempo al tempo». Il pareggio di Brescia. Un punto che soddisfa tutti, oppure è il tecnico ad accontentarsi? Sandreani non ha dubbi: «Questo stranissimo e duro campionato di B impone cautela. Avevo chiesto alla squadra di andare in campo per dimostrare subito chi era il più forte, per cancellare la conigliesca gara di Empoli. I ragazzi sono stati splendidi per 20', poi quando sono rimasti in dieci ecco affiorare giustificate prudenze. Anche in me. Lombardini si arrabbia per la sostituzione? Vuol dire che ha carattere. Mi è piaciuto, a Brescia, ma se ho ritenuto di rafforzare la difesa ho fatto una scelta». Non si sono corsi troppi rischi ripiegando, favorendo così la pressione avversaria? Il Brescia non ha prodotto azioni pericolose, ma un suo gol poteva arrivare casualmente, in mischia, per un errore sciocco. O da fatica. «Accetto la diagnosi, lo spazio al rischio casuale c'era. Ma dico subito che il nostro blocco difensivo ha ormai raggiunto un alto rendimento. Il gruppo si convince che solo con il lavoro comune e con l'accettazione dei cambi si può reggere un torneo di B. Abbiamo collaudato prima il gioco difensivo, adesso c'è da perfezionare quello offensivo. A centrocampo problemi praticamente risolti». Grazie al nuovo Scarchilli? «Anche, a lui». Brano Peracca Scarchilli: «Con i dirigenti e con i compagni non ho mai avuto problemi»

Persone citate: Alessio Scarchilli, Lombardini, Peracca Scarchilli, Sandreani, Scarchilli

Luoghi citati: Brescia, Empoli, Torino