La Stampa - Consultazione Archivio

«Uccelli di rovo 2» «Uccelli di rovo 2» Padre Ralph resuscita per Canale 5 MILANO. Quando morì, in televisione era il '62, in Italia 1*83, aveva il volto scavato dalla magrezza e i capelli appena brizzolati. Era già l'arcivescovo più sexy della storia del piccolo schermo; in più aveva avuto l'occasione, come nelle favole, di chiudere in bellezza, tra le braccia della sua amata, Maggie O'Neill. Ora padre Ralph, al secolo Richard Chamberlain, torna a indossare l'abito talare per «Uccelli di rovo 2», su Canale 5, stasera e domani alle 20,40. E con lui tornano anche le polemiche, a muoversi contro il direttore di Canale 5, Giorgio Gori, è stato il Colir, Comitato Laico per la Libertà Religiosa. Secondo il Colir, mandando in onda «Uccelli di rovo 2» Canale 5 si renderebbe colpevole di «offesa al sentimento religioso» di una «minoranza di credenti della religione cattolica che vede ridicolizzata e banalizzata la figura del vescovo, che rappresenta il loro capo spirituale, soprattutto nella scelta e vita dei celibato apostolico». Tornando a padre Ralph, non è che risorga per le telespettatrici di un tempo (da noi, al primo passaggio televisivo della serie tratta dal romanzo della McCullough, nel novembre dell'83, erano oltre 13 milioni). E' solo che Richard Chamberlain, ex Dottor Kildare, interprete anche del fortunato telefilm «Shogun», rientra in scena, a 13 anni di distanza, per recuperare una parte della storia dei Clery, che gli autori avevano cassato dalla prima serie. Corre il 1943 e Chamberlam, 61 anni, il volto che sembra tumefatto dal silicone, le rughe tirate all'inverosimile, si carica di nuovo sulle spalle la passione d'amore che ai tempi aveva fatto scandalo. Certo, a rigor di logica, padre Ralph dovrebbe avere un volto più giovane, visto che lo ritroviamo in tv vent'aiuii prima del finale storico di «Uccelli di rovo». Intorno a lui, tutti gli attori sono cambiati. Neppure Meggie è più la stessa: c'è Amanda Danohoe al posto di Rachel Ward. Al centro di ((Uccelli di rovo 2», ancora una volta una scena d'amore. Mister Chamberlain, sarà scabrosa come quella dell'altra serie? «E' difficile, perché ormai di scene di sesso in tv se ne sono viste troppe. Quella della prima serie la ricordo con un certo entusiasmo e ne vado proprio orgoglioso. Ma girare quest'altra con Amanda è stato di nuovo bello. Questa volta ci ha aiutato anche la tecnologia. Noi due eravamo ai centro di una stanza, e una telecamera ci ha ripreso da tutte le angolature. Era comandata a distanza e si muoveva senza l'aiuto di tecnici o cavi. Un vero sospiro di sollievo per noi attori». E prossimamente, tornerà nei panni di qualche altro suo personaggio famoso? «Shogun mi piacerebbe rifarlo, se ci fosse una storia bella da riportare in tv. Credo però che sia difficile. Quanto al Dottor Kildare non lo reinterpreterei neanche per sogno. Ora sono agli ultimi ciak conclusivi de "L'ultima figlia", un telefilm sul suicidio collettivo della setta del Tempio del Sole, in Svizzera», [o.p.]